Legittima difesa o far west?

Il tema sulla legittima difesa, purtroppo oggigiorno sempre più d'attualità, ha dei risvolti controversi.

Se per assurdo le armi fossero a disposizione di ogni cittadino si rischierebbe di generare un farwest vero e proprio dove le vittime non sarebbero solo i criminali ma anche gli innocenti. Un esempio calzante sono gli Stati Uniti d'America dove il prezzo che viene pagato per la libertà nell'acquisto, nella detenzione e, in alcuni Stati, per il porto delle armi, risulta sempre più pesante se si parla in termini di vite umane. Sta di fatto che in dieci anni, tra il 2005 e il 2015, oltre 300mila persone sono morte per ferite di arma da fuoco.

Secondo la tesi di coloro che difendono il possesso delle armi e la possibilità di utilizzarle qualora un intruso entri nelle abitazioni private ciò costituirebbe un deterrente che ridurrebbe drasticamente i reati. La realtà dei fatti può essere però molto diversa.  Infatti se facciamo ancora riferimento all'America sono innumerevoli i casi delle persone uccise per errore solo per il fatto di essere entrati nella proprietà privata di qualcuno. Per non parlare dei colpi  partiti per sbaglio e dei minorenni che sono riusciti a impossessarsi delle armi per poi ferire sé o altre persone.

E' poi da considerare il fatto che nei momenti più concitati - come per esempio le rapine in esercizi pubblici - la gestione corretta di un'arma da fuoco e' ancor più problematica se la persona che la utilizza non dispone di un'adeguata preparazione.

In realtà però in Italia la normativa esiste già. L'articolo 52 del nostro codice penale prevede la possibilità "di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di una offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa". Ci sono però delle  modifiche (introdotte nel 2006) che attenuano la questione della proporzionalità della difesa in caso di violazione di domicilio, purché l'arma utilizzata sia regolarmente detenuta, non ci sia desistenza da parte di chi si è introdotto in casa e persista il pericolo di aggressione. Esistono come si vede diversi aspetti che riguardano la legittima difesa (di carattere giuridico, politico, sociale e morale) da cui nascerebbe  la difficoltà nel trovare una norma che racchiuda tutte le istanze.

Sta di fatto che nell'ordinamento italiano l'uso legittimo della forza è appannaggio delle forze dell'ordine. Invece che spendere denaro pubblico, come hanno fatto recentemente alcune regioni (Lombardia e Liguria) per difendere cittadini indagati per aver agito e spesso ucciso in eccesso colposo, si dovrebbero investire risorse per le forze dell'ordine, polizia e carabinieri, per migliorare la loro presenza sul territorio, per incrementare le assunzioni e gli organici, per garantire loro risorse  e strutture adeguate. Questa sarebbe L a strada corretta da seguire. Non quella del far west e della difesa privata.