La risoluzione della Commissione regionale sulla ristrutturazione del lascito Mariani è illegittima ed immorale
Lignani Marchesani: Le finalità del lascito, tra l'altro decurtato dalle vergognose parcelle degli avvocati, parlano chiaro, lenire le sofferenze dei tifernati
La prima Commissione del Consiglio regionale ha approvato all'unanimità una proposta di accordo di programma tra la Regione Umbria ed il Comune di Città di Castello sulla ristrutturazione del vecchio ospedale. Di per se stessa una cosa lodevole se non fosse che a chiare lettere parla di utilizzo del Lascito Mariani per la ristrutturazione dei locali a piano terra del vecchio ospedale e che mancano di fatto le risorse necessarie. Le finalità del lascito, tra l'altro decurtato dalle vergognose parcelle degli avvocati, parlano chiaro ; lenire le sofferenze dei tifernati; in sintesi o macchinari o assistenza, non certo mattone. Leggendo l'accordo di programma si evince chiaramente che senza quei tre milioni non ci sono risorse sufficienti per impostare la parziale ristrutturazione dell'immobile. Non occorre essere economisti poi per sapere che ristrutturare solo alcune porzioni dello stabile è profondamente diseconomico senza poi dimenticare la messa in sicurezza che non può prescindere dal rifacimento totale del tetto. Un altro milione poi dovrebbe provenire da un'alienazione di là da venire e quindi aleatoria.
Una proposta istituzionale che è o vuota propaganda o che presenta forti dosi di illegittimità. Sulla moralità dello stesso atto poi stendiamo un velo pietoso ma purtroppo sappiamo che l'etica è ormai distante anni luce dalla politica.
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