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Variantopoli ad Arezzo: una brutta vicenda che non finisce mai
I "moschettieri" chiamati a pagare 435mila euro per le condotte negative tenute in qualità di pubblici amministratori
Quando si pronuncia la parola Variantopoli ad Arezzo, si apre una pagina buia della città. Come si ricorderà nella vicenda furono coinvolti alcuni ex consiglieri, a cui ora la procura chiede 435 mila euro per le condotte negative tenute in qualità di pubblici amministratori. Si tratta di Pietro Alberti, Andrea Banchetti, Alessandro Cipolleschi - che facevano parte della commissione assetto del territorio e si guadagnarono il nome di 'moschettieri del mattone' - e di Dino Badiali. Per i primi tre le condanne sono diventate definitive, mentre per Badiali e per tutti gli altri protagonisti di Variantopoli (intreccio di politica e affari viziato da tornaconti personali scoppiato nel 2005) è intervenuta la prescrizione. Il 20 giugno a Firenze via al processo per il danno erariale contestato. Nel frattempo sono scattati i sequestri di beni per i valori ascritti singolarmente. Banchetti ha ottenuto il dissequestro come pure Alberti che, nullatenente, non è attaccabile.
Nella foto il Pm Roberto Rossi
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