Opinionisti Claudio Cherubini

Appunti per la storia della Valcerfone...

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Martedì 21 novembre, alle ore 17,30, presso l'Auditorium Ducci in cima via Cesalpino ad Arezzo (nei pressi della piazza sulla quale si affacciano il palazzo comunale e quello della Provincia), Andrea Czortek e Claudio Santori presenteranno il secondo volume degli "Appunti per la storia della Valcerfone".

Il primo volume era uscito nel 2011. Entrambi sono stati curati da Giovanni Bianchini che encomiabilmente e instancabilmente dal 2010 organizza "I Venerdì di Palazzo del Pero", cicli di conferenze sulla storia di questa valle divisa tra l'aretino e la Valtiberina. "Conversazioni sulla storia della Valcerfone", come piace chiamarle il prof. Bianchini perché precedute da uno spuntino-cena preparato e servito dal Centro Sociale Valcerfone, che ormai sono arrivate alla ottava edizione e sotto l'égida scientifica della Società Storica Aretina hanno affrontato innumerevoli aspetti della vita di questo territorio che va dal valico del Torrino al confine toscano con l'Umbria, tra Monterchi e Citerna. Una micro-area con una forte identità e intensamente abitata fino agli anni Sessanta del secolo scorso non solo nel monterchiese, ma anche più a monte (si pensi alla richiesta di Palazzo del Pero di costituire un'amministrazione comunale propria).

Nel primo volume erano raccolti gli "Atti del Ciclo di conversazioni" del 2010, in questo secondo volume sono documentate le relazioni delle conferenze del 2011 e del 2012. Il volume segue un filo cronologico. Inizia con le relazioni di Giovanni Cangi e Giovanni Nocentini che parlano delle numerose tracce delle architetture religiose medievali e della chiesa di S. Pietro a Cicciano. Poi i contributi di Lauretta Carbone e di Mauro Petruccioli affrontano il tema degli Statuti delle Cortine, cioè gli Statuti che si diedero quelle comunità che erano entro cinque miglia dalle mura di Arezzo e che dal Quattrocento cercarono di far valere gli interessi delle popolazioni rurali. Giovanni Cherubini torna a parlare della Badia camaldolese di San Veriano, analizzando l'inventario dei beni del 1347, e la povertà delle campagne in quel tempo che prelude alla "peste nera". Attraverso toponimi e fonti materiali Paolo Chiasserini e Francesco Baroni raccontano le tracce degli ancestrali culti della fertilità e della maternità dalla Pieve di San Donnino a Maiano alla Madonna del Parto di Monterchi. In questo volume c'è anche il mio intervento a Palazzo del Pero del 25 marzo 2011 sulle vicende della ferrovia dell'Appennino Centrale e di come la presenza della linea ferroviaria dal 1886 al 1944 influenzò la vita nelle popolazioni della Valcerfone. Al mio contributo Paolo Chiasserini aggiunge alcune note e la testimonianza di ciò che oggi resta e di come potrebbe essere recuperato il tracciato ferroviario. Italo Farnetani racconta dei medici condotti a Palazzo del Pero nella prima metà del Novecento. Daniele Finzi parla delle vicende dell'affondamento della motonave Paganini nel 1940 fra cui diversi abitanti dell'aretino e anche della valle del Cerfone. Vincenzo Gonnelli e Claudio Nocentini analizzano i cambiamenti dell'ambiente rurale in Valcerfone dal dopoguerra ad oggi. Di nuovo Italo Farnetani, questa volta insieme a Maria Cristina Gallorini confrontano l'alimentazione dei bambini in Valcerfone riportando i risultati di un indagine svolta tra le famiglie e i bambini della scuola dell'infanzia e primaria di Palazzo del Pero. Di seguito Giovanni Galli traccia una storia dell'istruzione elementare contestualizzandola alla Valcerfone con fonti d'archivio e attraverso le testimonianze raccolte dagli anziani; quest'ultime sono fonte anche di un altro contributo del Galli sul vissuto di Palazzo del Pero tra memorie e racconti. Il volume si conclude con uno scritto di Sebastiano Buzzini dal titolo "Testimonianze della guerra vista con gli occhi di un bambino di otto anni". Quest'ultimo dice Giovanni Bianchini è "un racconto molto vivo di un bambino 'incosciente' dei pericoli del tormentato periodo 1942-1945 che si inserisce perfettamente in questo breve viaggio tra memoria e storia" che chiude questo prezioso e interessante libro.

Come scrive nella presentazione il presidente della Società Storica Aretina, Luca Berti, "la pubblicazione testimonia ancora una volta l'attaccamento che le genti di Palazzo del Pero e della Valcerfone nutrono per la loro storia e la loro identità. Un attaccamento che non si risolve in un chiuso arroccamento nel passato, ma in una volontà di condivisione con l'esterno, frutto della consapevolezza di far parte di insieme più larghi e distanti".

Quindi appuntamento ad Arezzo martedì prossimo per approfondire i contenuti di questo libro e poi nella prossima primavera (fine febbraio o inizio marzo) a "I Venerdì di Palazzo del Pero 2018".

Claudio Cherubini

Redazione
© Riproduzione riservata
14/11/2017 17:13:55

Claudio Cherubini

Imprenditore e storico locale dell’economia del XIX e XX secolo - Fin dal 1978 collabora con vari periodici locali. Ha tenuto diverse conferenze su temi di storia locale e lezioni all’Università dell’Età Libera di Sansepolcro. Ha pubblicato due libri: nel 2003 “Terra d’imprenditori. Appunti di storia economica della Valtiberina toscana preindustriale” e nel 2016 “Una storia in disparte. Il lavoro delle donne e la prima industrializzazione a Sansepolcro e in Valtiberina toscana (1861-1940)”. Nel 2017 ha curato la mostra e il catalogo “190 anni di Buitoni. 1827-2017” e ha organizzato un ciclo di conferenza con i più autorevoli studiosi universitari della Buitoni di cui ha curato gli atti che sono usciti nel 2021 con il titolo “Il pastificio Buitoni. Sviluppo e declino di un’industria italiana (1827-2017)”. Ha pubblicato oltre cinquanta saggi storici in opere collettive come “Arezzo e la Toscana nel Regno d’Italia (1861-1946)” nel 2011, “La Nostra Storia. Lezioni sulla Storia di Sansepolcro. Età Moderna e Contemporanea” nel 2012, “Ritratti di donne aretine” nel 2015, “190 anni di Buitoni. 1827-2017” nel 2017, “Appunti per la storia della Valcerfone. Vol. II” nel 2017 e in riviste scientifiche come «Pagine Altotiberine», quadrimestrale dell'Associazione storica dell'Alta Valle del Tevere, su «Notizie di Storia», periodico della Società Storica Aretina, su «Annali aretini», rivista della Fraternita del Laici di Arezzo, su «Rassegna Storica Toscana», organo della Società toscana per la storia del Risorgimento, su «Proposte e Ricerche. Economia e società nella storia dell’Italia centrale», rivista delle Università Politecnica delle Marche (Ancona), Università degli Studi di Camerino, Università degli Studi “G. d’Annunzio” (Chieti-Pescara), Università degli Studi di Macerata, Università degli Studi di Perugia, Università degli Studi della Repubblica di San Marino.


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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