La Sanità in Toscana: la macelleria sociale è servita
Lo scopo è chiarissimo trasferire alla sanità privata una parte considerevole della sanità
Il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, leader nazionale del movimento di D'Alema/Bersani (Art. 1 – MDP) nonché della lista elettorale Liberi e Uguali, tramite la tagliatrice di teste D.ssa Monica Calamai (che noi ad Arezzo conosciamo assai bene...) ha deciso di sforbiciare ancora le risorse alla sanità pubblica toscana.
Lo scopo è chiarissimo come dicono tutti, proprio tutti, i sindacati del settore ed è quello di trasferire a alla sanità privata convenzionata una parte considerevole delle attività sanitarie. Scopo perseguito in buona compagnia: il suo ex (!?) partito, il PD, con l'Assessora alla Salute Saccardi.
Stretta feroce sulle spese farmaceutiche essenziali, tagli draconiani al personale medico e infermieristico, insomma si prospetta un'ecatombe per la sanità pubblica della Regione Toscana.
Non vorremmo essere nei panni “politici” né delle/dei candidate/i della lista Liberi e Uguali né dei militanti, che devono portare avanti nei territori una campagna elettorale per le politiche a favore di chi sta sistematicamente – e scientificamente – smantellando quella che una volta era l'eccellenza toscana, invidiata ovunque, cioè il servizio sanitario pubblico.
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