Frana in E45 a Pieve Santo Stefano: previsti carotaggi per verificarne la consistenza

E45 che sul punto della frana a Pieve Santo Stefano ha superato la cosiddetta prova del nove: non per questo, però, significa che verrà rimossa l’ordinanza di evacuazione delle tre famiglie firmata dal sindaco Albano Bragagni giovedì scorso. Ora si apre lo scenario di possibili carotaggi. Pioggia battente e qualche fiocco di neve per l’interno weekend, ma i lavori di messa in sicurezza eseguiti da Anas hanno sicuramente dato i frutti attesi: in particolare per quello che riguarda il capitolo legato alla regimazione dell’acqua piovana. Un numero. Sono caduti nell’arco di neppure ventiquattro ore quasi cento millimetri di acqua piovana, i quali sono stati assorbiti ottimamente dallo stesso terreno senza andare ad aggravare la situazione sul corpo della frana. Gli operai di Anas hanno osservato il riposo solamente nella giornata di domenica: già da ieri mattina sono tornati al lavoro al chilometro 152 della Orte-Ravenna. L’obiettivo è quello di alleggerire sempre di più la parte franata, in modo tale che non vada a interessare le abitazioni sottostanti. In Procura ad Arezzo, in particolare sopra il tavolo del dottor Roberto Rossi, è arrivata l’informativa della Polstrada sul primo sopralluogo effettuato dagli agenti insieme ai tecnici incaricati per valutare la situazione. Si andrà verso una perizia più approfondita, almeno questo è quello che trapela, per capire la reale causa del cedimento. Documento che ha già fatto aprire un fascicolo, seppure non vi sono al momento nomi iscritti. Sarà compito di un consulente specializzato capire le cause del dissesto, con i successivi scenari che si potrebbero aprire. Previsti altri sopralluoghi, come detto, poiché in quelli passati il corpo della frana non era ancora stato rimosso: il tecnico incaricato andrà ad esaminare il terreno sottostante che presenta una tonalità abbastanza grigia e dovrà stabilire se la causa si nasconde sotto lo strato bituminoso (assestamento del terreno) oppure proprio nel cedimento strutturale dell’arteria innescato da agenti atmosferici prolungati. Un grande punto interrogativo è ancora quello che resta. Non è da escludere, questo è quello che lasciano trapelare, che nei prossimi giorni possano essere effettuate anche delle opere di carotaggio su più punti dell’arteria verificandone la consistenza dei materiali utilizzati; stessi materiali che erano stati al centro di un’altra inchiesta la quale aveva concentrato l’attenzione sulla manutenzione. La E45, soprattutto nel tratto appenninico compreso tra Sansepolcro e l’Alto Savio, è un susseguirsi di viadotti e terrapieni: la zona dove si è verificato il crollo della piazzola è proprio un terrapieno sopra l’abitato di Pieve Santo Stefano che collega altri due viadotti. I carotaggi, infatti, permetterebbero di esaminare con maggiore attenzione i materiali utilizzati nel corso degli anni: sia in fase di realizzazione, ma anche in quella di manutenzione. Geologi di Anas che continuano a monitorare la piazzola, seppure sembra che si sia assestata la situazione anche a seguito degli interventi di alleggerimento. L’amministrazione comunale di Pieve Santo Stefano, però, attende certezze prima di rimuovere l’ordinanza di sgombero per le tre famiglie. In E45 si continua a viaggiare solamente nella corsia di sorpasso, ma per i prossimi giorni è stata prevista nuovamente un’ondata di maltempo con nevicate anche a bassa quota.