Opinionisti Giacomo Moretti

Paghino tutto…paghino subito!!!

Ad essere stata colpita in quella scuola è un’intera comunità

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La sera, prima di andare a dormire, mi piace curiosare un pochino su facebook.

Sì, lo ammetto: per me girellare sui social è anche un modo per vedere ciò che accade intorno a noi, un modo per apprendere notizie, leggere contenuti più o meno interessanti.

Ci sono post anche interessanti.

Ebbene, l’altra sera mi sono imbattuto in un video postato se non erro dal Sindaco di Cortona, dove si vedeva un luogo vandalizzato.

Lì per lì non ho capito subito di che luogo si trattasse, poi la descrizione e le immagini si facevano sempre più chiare.

Qualche fenomeno, o meglio qualche delinquente da quattro soldi, aveva vandalizzato e distrutto un edificio pubblico.

E già la cosa si manifestava per quello che era: un atto di una gravità assoluta, ingiustificabile, assolutamente intollerabile.

A rincarare la dose però vi è il fatto che l’edificio oggetto delle attenzioni di questa gente spregevole sia una scuola materna.

Vetri rotti, tavoli rovesciati, rosso lanciato sui muri (pomodori o vernice???), lavoretti dei bambini distrutti.

Persino la macchinetta del caffè visibilmente rotta.

Insomma una cosa terribile.

In tutto questo mi ha positivamente colpito la pacatezza e la contestuale fermezza delle parole del Sindaco visibilmente scossa e colpita.

Se pensiamo che ad essere stata colpita sia solo la comunità di Cortona, che voglio ricordare essere una realtà di gente assolutamente civile e laboriosa, faremmo un errore enorme.

Peraltro molto rispettosa del luogo in cui vive, dato che quando mi ci sono recato per visite di piacere non ho trovato in terra nemmeno una cartina, segno evidente dell’amore e della civiltà di chi abita una delle città più belle in terra aretina (dopo Anghiari ovviamente).

Ad essere stata colpita in quella scuola è un’intera comunità, che va ben oltre i soli cortonesi, ai quali va tutta la mia solidarietà.

Siamo stati colpiti tutti noi, è stato colpito il futuro.

Quando si offendono e vandalizzano luoghi pubblici, pagati con il sudore della comunità siamo alla frutta.

Se poi si colpiscono anche i bambini, i loro luoghi, i loro lavori, le loro cose, beh, si è davvero toccato il fondo più profondo.

Un fondo non solo riferito ai danni materiali, che dalle immagini mi paiono molto ingenti, ma soprattutto mi riferisco alle macerie culturali che devono occupare la mente degli autori di un gesto così violento per quanto stupido.

Allora qui c’è poco da filosofeggiare.

Gli autori vivranno nel disagio? Chissà in che famiglie sono cresciuti? Perché lo avranno fatto? Quali motivazioni li avranno spinti?

Magari qualcuno si scandalizza ma a me di tutto questo non importa nulla.

A me interessa solo una cosa: che vengano individuati, presi per le loro orecchie, unica cosa che hanno in testa, e che vengano chiamati a pagare, pagare tutto e pagare subito.

Se dovesse trattarsi di minori confido in sequestri patrimoniali alle famiglie.

Qui la dobbiamo finire di fare “gli educatori al contrario”, ovvero prima si compatisce e poi si punisce.

NO!!!

Prima bisogna reprimere e far capire con punizioni esemplari il disvalore del gesto violento e vile posto in essere, poi dopo che hanno pagato tutto fino all’ultimo centesimo gli spieghiamo, ammesso che abbiano almeno un neurone in testa, quello che hanno fatto.

Se vogliamo salvare la nostra società dobbiamo cominciare a chiamare le cose come stanno.

Questi hanno vandalizzato un bene pubblico, un bene a servizio di una comunità, dei bambini di una comunità.

Non c’è nulla di più educativo che far vedere ai bambini vittime di questa sciagurataggine che chi sbaglia paga e si assume le responsabilità delle sue azioni.

Ora sono sicuro che a breve chi di dovere individuerà i responsabili, e mi auguro che questi criminali paghino.

Per pagare non intendo la galera, quella non la fanno scontare nemmeno ai brigatisti colpevoli della strage di via Fani che sono presi e impegnati a fare i divi in Tv invece che starsene zitti dietro due sbarre.

Io intendo rovinarli economicamente. Forse colpendo i loro portafogli si possono ottenere risultati ben migliori che minacciare la prospettazione di qualcosa che nel nostro Paese ormai non è previsto nemmeno per gli assassini.

Insomma questi vanno “beccati” e gli vanno fatti pagare i danni…sì, ma tanto…e possibilmente subito!

Redazione
© Riproduzione riservata
07/04/2018 09:30:46

Giacomo Moretti

Nato ad Arezzo – Dopo aver assolto agli obblighi di leva comincia subito a lavorare, dalla raccolta stagionale del tabacco passa ad esperienze lavorative alla Buitoni e all’UnoaErre. Si iscrive “tardivamente” all’età di 21 anni alla Facoltà di Giurisprudenza di Urbino dove conseguirà la laurea in corso. Successivamente conseguirà il Diploma presso la Scuola di Specializzazione per le professioni legali. Assolta la pratica forense, nel 2012 si abilita all’esercizio della professione forense superando l’esame di stato presso la Corte d’Appello di Firenze. Iscritto all’Ordine degli Avvocati di Arezzo esercita la professione forense fino al dicembre 2016. Attualmente si è sospeso volontariamente dall’esercizio della professione di avvocato per accettazione di incarico presso un ente pubblico a seguito della vincita di un concorso. Molto legato al proprio territorio, Consigliere comunale ad Anghiari per due consiliature consecutive. Pur di non lasciare la “sua” Anghiari vive attualmente da pendolare. Attento alla politica ed all’attualità locale e non solo, con il difetto di “dire”, scrivere, sempre quello che pensa. Nel tempo libero, poco, ama camminare e passeggiare per la Valtiberina e fotografarne i paesaggi unici.


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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