Opinionisti Il Direttore Davide Gambacci

Spreco di cibo alimentare? Ecco la soluzione

Fenomeno in costante crescita, ma che va combattuto con tutte le "armi"

Print Friendly and PDF

Una trovata a dir poco geniale e lo spunto per scrivere qualcosa è arrivato praticamente all’istante. È l’ampio capitolo che riguarda lo spreco di cibo alimentare: un vero e proprio peccato per un fenomeno – aggiungo purtroppo – in costante crescita. Non esistono più le cosiddette “mezze misure”: o troppo o poco. In pratica c’è chi può e chi no. Ma sul cibo non si scherza, o quanto meno non dobbiamo proprio farlo poiché ci sono tante persone nel mondo che non si possono permettere di avere - ancora oggi - un pasto quotidiano. Spesso capita di recarsi nei ristoranti, ma è sufficiente andare anche in una semplice mensa, e trovarsi di fronte a uno spreco di cibo quasi da vergognarsi. Porzioni abbondanti, oppure persone che caricano i piatti in maniera così eccessiva che più della metà della roba resta lì. È davvero brutto da dirsi, ma ci sono figure che ragionano sul fatto “ho pagato e faccio ciò che voglio”; giusto in parte, seppure deve vigere anche un po’ di buon senso. Ma la domanda che in molti si fanno è questa: il cibo avanzato che fine fa? Semplice la risposta, poiché nella maggior parte dei casi viene direttamente cestinato. E qua si nasconde subito la prima incoerenza: perché gettare pietanze ancora buone, quando potrebbero essere destinate a persone che ne hanno realmente bisogno? In parte è un processo di riutilizzo complicato che neppure la legge consente di fare questi passaggi. Ma la soluzione arriva da un istituto scolastico di Modena che ha inventato, progettato e poi realizzato il “Food Bag”. La traduzione in italiano è piuttosto semplice: food uguale cibo, bag borsa; una contenitore per il cibo, dove poter inserire le pietanze avanzate durante il normale pasto. Non sono altro che un kit di vaschette con l’iniziativa che è sostenuta da ben tredici enti tra istituzioni e associazioni di categoria. Il progetto “Food bag” per il momento è sviluppato su un circuito di esercizi del posto, con la possibilità al cliente di portare a casa il cibo avanzato al fine di combattere tutto quello che riguarda lo spreco alimentare. Ma non è possibile estendere il progetto anche ad altri luoghi o territori come può essere la stessa Valtiberina? Una domanda, questa, che sorge quasi spontanea poiché lo spreco di cibo alimentare è un problema che va assolutamente arginato. Arginato al più presto.

Davide Gambacci
© Riproduzione riservata
04/05/2018 10:42:17

Il Direttore Davide Gambacci

Si avvicina al giornalismo giovanissimo e ne rimane affascinato. Dal 2009 è iscritto all’ordine dei giornalisti della Toscana dopo aver fatto esperienza in alcune testate locali. Nel 2010 diventa direttore del quotidiano online Saturno Notizie e inviato fisso del quotidiano Corriere di Arezzo. Nel 2011 é stato nominato anche direttore responsabile del periodico l’Eco del Tevere e vice direttore di Saturno Web Tv. Ideatore e regista di numerosi programmi televisivi, dove da il meglio di se dietro la telecamera. Inchieste e cronaca i campi di particolare competenza professionale. Ricopre anche il ruolo di addetto stampa per alcune associazioni e Enti.


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

0 commenti alla notizia

Commenta per primo.

Archivio Il Direttore Davide Gambacci

Nel mondo c’è la “Sinner mania” >>>

E' l’anno del Drago Verde di Legno >>>

Buon Natale! >>>

Perché non siamo tra le dieci finaliste? >>>

Come volete, ma onoriamolo >>>

Sansepolcro... torna in "bolla" >>>

Zero stagioni >>>

Il muro dello stadio Buitoni >>>

Estate >>>

Il mondo cambia e noi non lo capiamo >>>