Notizie dal Mondo Economia

Trump: “Costruite le auto negli Usa”

E su Marchionne: “E’ il mio preferito”

Print Friendly and PDF

La politica dell’America First vale anche per l’industria automobilistica. «Voglio vedere più auto costruite negli Stati Uniti» dice Donald Trump rivolgendosi ai leader del settore riuniti nella Roosevelt Room della Casa Bianca. Poi si rivolge all’amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, «al momento il mio preferito nella stanza» per aver deciso lo «spostamento della produzione nel Michigan dal Messico». «La ringrazio», così come «le sono grati» gli abitanti del Michigan, dice il presidente americano. L’incontro alla Casa Bianca è convocato per parlare degli standard sulle emissioni di auto ed è l’occasione per Trump di discutere anche dell’accordo di libero scambio del Nafta, la cui rinegoziazione potrebbe avere un impatto notevole sull’industria delle quattro ruote americana. «Non ne sono un fan» chiarisce Trump che dell’abolizione del Nafta così come è ne ha fatto uno dei cavalli di battaglia della sua campagna elettorale. Le trattative per rivedere l’accordo di libero scambio fra Stati Uniti, Canada e Messico sono in corso, ma i tempi stringono. Lo speaker della Camera, Paul Ryan, avrebbe fissato nel 17 maggio la scadenza ultima per un’intesa: spingersi oltre non consentirebbe al Congresso a maggioranza repubblicana di esprimersi prima delle elezioni di medio termine di novembre, viste con timore dalla destra americana. «Vedremo cosa succede per il Nafta: è stato un accordo terribile» spiega Trump. L’industria dell’auto segue con attenzione gli sviluppi sulle trattative perché il Nafta - firmato dall’ex presidente Bill Clinton nel 1994 - è ritenuto vitale per il settore. Secondo gli analisti infatti la possibilità di un’auto tutta `Made in Usa´ non esiste: esistono invece auto `assemblate negli Stati Uniti´ con componenti che arrivano da tutto il mondo, soprattutto dal Messico. Cancellare il Nafta potrebbe quindi avere conseguenze forti. Sul fronte delle emissioni, al centro dell’incontro alla Casa Bianca, Marchionne ritiene la revisione degli «standard dell’Epa, come originariamente previsto, è la cosa giusta da fare». «Il processo è nelle fasi iniziali e trarre conclusioni affrettate e ipotizzare un esito sarebbe quindi un errore» mette in evidenza Marchionne, dicendosi «ottimista» sul fatto che«il presidente riuscirà a trovare il modo di preservare un programma nazionale che stimoli miglioramenti continui nell’efficienza dei veicoli e al contempo ci permetta di realizzare veicoli che i nostri clienti vogliono acquistare, a prezzi loro accessibili». Un obiettivo che «richiede la volontà di tutte le parti di arrivare a compromessi». 

La Stampa
© Riproduzione riservata
12/05/2018 07:03:57


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

0 commenti alla notizia

Commenta per primo.

Archivio Economia

La Cina punta sulla crescita economica di qualità >>>

L'Ue rivede le stime del Pil: +0,7 per l'Italia >>>

Il dato sull’inflazione americana gela gli investitori >>>

Allarme diesel in Europa: così la crisi del Mar Rosso può spingere i prezzi >>>

Tesla in crisi, via dalle 'Magnifiche 7' di Wall Street >>>

La terribile previsione di Elon Musk sulle auto elettriche che spaventa l’Occidente >>>

Amazon rivoluziona lo shopping online con l'intelligenza artificiale: cosa cambia >>>

Azionario Europa, le previsioni per il 2024 dell'investment director di GAM >>>

Sondaggio, i britannici bocciano la Brexit >>>

Giappone: inflazione rallenta al 2,5% in novembre >>>