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Dazi, taglio della Cina sull'import di auto

Ue: non c'è ancora chiarezza con gli Stati Uniti

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La Cina ha deciso di abbassare i dazi all'import di veicoli dal 25% al 15% a partire dal primo luglio. Ad aprile, il presidente Xi Jinping aveva anticipato che ci sarebbero stati dazi sul settore "significativamente più bassi", in una mossa del quadro più ampio di apertura ulteriore del mercato. Il ministero delle Finanze ha dato una descrizione più dettagliata dell'operazione in vigore dal primo luglio interessando sia le auto a combustibili fossili sia quelle a nuova alimentazione (Nev): i dazi dal 25% al 15% hanno per riferimento 125 veicoli; altre quattro tipologie di tariffe sul settore scenderanno dal 20% al 15%; su 79 componenti di veicoli i dazi passeranno al 6% dall'attuale 8-25%. L'iniziativa è giunta a stretto giro dalla tregua commerciale siglata nel fine settimana a Washington dall'amministrazione Trump e dal governo cinese. Al Forum di Boao di Aprile, il presidente Xi Jinping ha reiterato l'impegno della Cina a ridurre le tariffe sull'import di veicoli, quale parte degli sforzi di apertura del Paese verso l'esterno. La Cina ha importato 1,22 milioni di veicoli nel 2017, pari a circa il 4,2% delle vendite totali del primo mercato al mondo delle quattro ruote di circa 28,9 milioni di veicoli. Dei 51 miliardi di dollari di valore, circa 13,5 miliardi derivano dal Nord America includendo anche i modelli di case non americane come Bmw.

La commissaria al commercio Ue, Cecilia Malmstroem, sostiene che "non c'è ancora chiarezza" sui dazi Usa, "il termine scade il primo giugno, non penso saranno prolungate le esenzioni temporanee quindi dobbiamo prepararci a diversi scenari" dove la reazione Ue "dipende da quello che faranno gli Usa". "Se saremo esentati in modo completo dai dazi, allora l'Ue avrà la volontà di impegnarsi in discussioni per facilitare le relazioni commerciali" con gli Usa, per esempio rivedere "qualche tariffa doganale incluse le auto". Al momento, però, ha sottolineato la commissaria, "non ci siamo ancora, non entriamo in discussioni con gli Usa se non sappiamo prima cosa c'è sul tavolo", sottolineando che l'esenzione permanente e senza condizioni dai dazi su acciaio e alluminio da parte degli Usa "è la cosa giusta da fare", anche perché questi "sono contro le regole del Wto". L'opzione di quote imposte alle esportazioni di acciaio e alluminio europei verso gli Stati Uniti "non la vedo" come opzione, ha aggiunto, "a meno che rispettino i flussi storici, ma abbiamo l'impressione che li vogliano limitare". Malmstroem aggiornerà quindi i ministri dei 28, che discuteranno della questione durante il pranzo di lavoro, sui suoi contatti con il segretario di stato al commercio americano Wilbur Ross che avvengono "diverse volte a settimana". Quanto al ruolo dell'intesa commerciale appena stretta tra gli Usa e la Cina "è troppo presto per dirlo", anche perché, ha evidenziato la commissaria, "sappiamo molto poco su questo accordo".

"Siamo alleati" degli Usa "ma non vassalli", ha sottolineato il segretario di stato francese agli affari europei Jean-Baptiste Lemoyne al Consiglio Ue commercio, ribadendo che "serve più multilateralismo e non meno per portare riposte efficaci", ora però "la palla è nel campo degli Stati Uniti". , sottolineando che "oggi è il momento della verità per l'Ue, ovvero quello di affermare la sua sovranità in materia economica e commerciale, noi possiamo e dobbiamo commerciare quando e con chi vogliamo", come dimostra anche "la problematica con l'Iran". Quindi, ha aggiunto, "se gli Usa prendono questa decisione" di esentare l'Ue dai dazi su acciaio e alluminio "e danno un contenuto a questa nozione di 'alleati', allora c'è un'agenda positiva che si può definire, intanto l'Ue è al lavoro". "E' bene farsi rispettare", ha quindi concluso Lemoyne, ricordando sia il "dialogo in corso a tutti i livelli sino al primo giugno" con gli Usa e allo stesso tempo le contromisure Ue già pronte a scattare nel caso in cui non arrivasse l'esenzione definitiva dai dazi americani.

Sulla stessa linea la segretaria di stato spagnola Marisa Poncela García: "La posizione della Commissione Ue di fermezza" sui dazi Usa "è la migliore" e, "sebbene la Germania sia più incline a negoziare" con Washington, "la cosa su cui più abbiamo tutti insistito inclusa la Germania stessa, è questa posizione comune europea di stare tutti uniti".  E "questa unità è stata dimostrata anche nella riunione odierna" tra i ministri dei 28, ha aggiunto, sostenendo che sebbene si possa pensare che "arroccandoci sulle nostre posizioni non si vada avanti, mantenendo però la fermezza e il rispetto per il Wto troveremo una soluzione" al problema dei dazi Usa.

Il ministro dell'economia tedesco Peter Altmaier al Consiglio Ue commercio avverte che "il tempo è quasi scaduto" e che tuttavia resta "una domanda completamente aperta se riusciremo a evitare tariffe doganali punitive a partire dal primo giugno". "Non dobbiamo lasciare niente di intentato per evitare, lo scattare dei dazi Usa su acciaio e alluminio Ue, dobbiamo lavorare per un accordo. Vogliamo evitare una guerra commerciale", ha aggiunto, per questo è importante "evitare aumenti reciproci sui dazi, in quanto porterebbe cittadini e consumatori a pagarne il prezzo, e vogliamo escluderlo".

ansa.it
© Riproduzione riservata
22/05/2018 14:37:43


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