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Giochi: riduzione slot e divieto pubblicità nella nuova bozza di contratto M5s-Lega

Il parere discordante di Sapar

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La bozza di contratto per il Quirinale, stilata da Lega e Movimento 5 Stelle, contiene interventi molto importanti che riguardano il gioco d’azzardo. “Il tavolo sta andando molto bene. Si è a una rilettura tecnica conclusiva, poi io e Salvini dovremo dirimere alcune questioni. Abbiamo messo su gran parte del lavoro e ora dobbiamo riferire alcune cose. Abbiamo portato a casa risultati incredibili: l’acqua pubblica, il reddito di cittadinanza, il taglio ai costi della politica, la riduzione del numero dei parlamentari e interventi importantissimi che riguardano il gioco d’azzardo. Sono orgoglioso di questi risultati. Sui tempi non mi sbilancio, perché non è finita", ha dichiarato Luigi di Maio a il Fatto Quotidiano annunciando i risultati del tavolo con la Lega.

Con riferimento alla tematica del gioco d'azzardo, trattata in un paragrafo dedicato del documento, si legge che: “sono necessarie una serie di misure per contrastare il fenomeno della dipendenza che crea forti danni sia socio sanitari che all’economia sana, reale e produttiva, tra le quali: divieto assoluto di pubblicità e sponsorizzazioni; trasparenza finanziaria per le società dell'azzardo; strategia d’uscita dal machines gambling (Slot machines, videolottery) e forti limitazioni alle forme di azzardo con puntate ripetute; obbligo all'utilizzo di una tessera personale per prevenire l'azzardo minorile; imposizione di limiti di spesa; tracciabilità dei flussi di denaro per contrastare l’evasione fiscale e le infiltrazioni mafiose”.

Per una migliore regolamentazione del fenomeno, è previsto il rilascio dell'autorizzazione all’installazione delle slot machine/Vlt solo in luoghi ben definiti (no bar, distributori ecc), la limitazione negli orari di gioco e l'aumento della distanza minima dai luoghi sensibili.

Commentando i contenuti presenti nella bozza, il presidente Sapar, Raffaele Curcio, ha dichiarato che il programma è estremamente di parte, agevola le grandi lobby, danneggia aziende e occupazione e non tutela affatto la salute dei consumatori. Nel dettaglio, come spiegano i dati rielaborati da Gaming Report, “sono circa 6.600 le imprese coinvolte nel settore dei giochi con ben oltre 100.000 occupati: il 20% fanno capo alla filiera diretta e l’80% a quella indiretta”, pertanto gli effetti potrebbero ripercuotersi sul giro d’affari del settore.

Lega e M5S predicano bene e razzolano male, visto il loro adeguamento alle logiche della classe politica della legislazione precedente, che con la scusa della salvaguardia del giocatore potenzialmente patologico, in realtà stanno porgendo il fianco agli interessi di parte”, ha chiosato.

Inoltre, ha aggiunto, che nel caso in cui la proposta dovesse concretizzarsi, ne scaturiranno conseguenze alquanto preoccupanti quali “l’aumento dei giocatori problematici, perché rinchiusi nelle sale dove nessuno li vedrà, un danno erariale enorme, con conseguente aumento delle tasse sui cittadini per colmare i miliardi di gettito mancante, oltre alla chiusura di moltissime aziende e la relativa perdita di posti di lavoro”.

Curcio ha quindi ribadito la necessità di aprire un tavolo di confronto serio ed equilibrato, che parta da un approccio culturale del gioco, l’unica strada percorribile per contenere in maniera efficace i giocatori problematici.
 
Deve finire la stagione della politica asservita alle lobby: i cittadini e le imprese devono avere riscontri alle reali esigenze, e l’interesse di molti deve avere la priorità sugli interessi di pochi”, ha concluso.

Redazione
© Riproduzione riservata
22/05/2018 15:46:39


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