Può accadere anche questo!

Tutto possiamo dire, tranne che non sia stata una giornata movimentata. L’ultima domenica del mese di maggio, aggiungiamo pure del 2018 in modo tale che negli anni futuri possa essere individuata con maggiore facilità, passerà sicuramente alla storia per due episodi che hanno avuto Roma come comune denominatore, seppure si riflettono a pieno anche a livello mondiale. Immagino che abbiate capito subito di cosa sto parlando: da una parte il Presidente della Repubblica, Sergio Matterella, che non dà l’ok per la costituzione del nuovo Governo composto da Lega e Movimento 5 Stelle bloccandosi sul nome di un ministro, mentre dall’altra è quanto successo in occasione dell’ultima tappa del Giro d’Italia. Lasciamo da una parte per il momento la situazione politica che stiamo vivendo poiché ci troviamo in una continua evoluzione, bensì puntiamo l’accento sull’aspetto prettamente sportivo. Una cosa inaccettabile. Neutralizzata l’ultima tappa della 101° edizione del Giro d’Italia a seguito delle cattive condizioni che presentava il fondo stradale. Corsa rosa, quindi, che passerà alla storia per diversi aspetti: la partenza dalla Terra Santa e la conclusione anticipata. In effetti, almeno dalle immagini che le varie emittenti hanno mostrato, la situazione era al limite della praticabilità mettendo a serio rischio anche l’incolumità dei vari professionisti. Una situazione che però non può essere accettata ed è l’ennesima cartolina negativa che il nostro Paese si trova costretto a masticare. Sappiamo benissimo che il Giro d’Italia, soprattutto durante la passerella finale, ha i riflettori di tutto il mondo puntati. Non è sicuramente accettabile la scusa della mancanza di tempo a disposizione, anche perché l’arrivo nella Capitale era stato ampiamente annunciato addirittura lo scorso anno: insomma, proprio nel momento in cui l’organizzazione si è messa a tavolino per disegnare il tracciato. E allora perché è accaduto questo? Difficile riuscire a trovare una risposta che possa stare in piedi e allo stesso tempo diventa complicato tollerare una situazione di questo genere. Quella che doveva essere una giornata di festa, si è trasformata in una cartolina – come già detto tra le righe – macchiata di nero. Per la 101° edizione del Giro d’Italia è ora stata scritta la parola fine, seppure l’organizzazione già tra qualche giorno si metterà seduta a tavolino per gettare le basi future. Una battuta, in conclusione, mi viene quasi spontanea e credo che posso trovare d’accordo anche diverse persone. Il Giro d’Italia è conosciuto poiché dove passa le strade vengono tutte sistemate con pure nuovo asfalto, a Roma non sono riusciti a fare neppure questo limitandosi a gettare catrame tra i vari sampietrini. Insomma, questa volta voglio lasciare ai posteri l’ardua sentenza.