Notizie Nazionali Sanità

Il sesso fa paura, boom di epatite A

Tornano pure la sifilide e la gonorrea

Print Friendly and PDF

Se non fosse la triste realtà, sembrerebbe anacronistico parlare di epidemie di malattie veneree nel 2018. E invece, complice la sottovalutazione soprattutto da parte delle giovani generazioni che continuano ad ignorare l’uso dei preservativi, eccoci qui a parlare di patologie che dovrebbero essere debellate da tempo. Nel 2017 è stata registrata un'ampia epidemia di epatite A che ha colpito gran parte dell'Europa e che in Italia ha raggiunto le proporzioni maggiori con un'incidenza pari a 6,9 casi per 100.000 abitanti. Ben 3.426 casi segnalati. Le regioni più colpite, Lombardia (778) e Lazio (562).

L’allarme

La maggior parte dei casi ha riguardato maschi adulti tra i 25 e i 54 anni, in particolare esposti a rapporti con persone dello stesso sesso: dati che hanno indotto a considerare l'epatite A come una vera malattia a trasmissione sessuale. L'argomento è al centro della decima edizione di Icar (Italian Conference on AIDS and Antiviral Research), evento che si è aperto ieri a Roma e proseguirà sino a giovedì 24 maggio con la partecipazione di 800 tra ricercatori, medici, specialisti e volontari.

La gonorrea torna a fare paura

Tra le altre patologie di cui si discute al congresso, oltre ad Hiv e sifilide, desta preoccupazione la gonorrea, che rappresenta la seconda più comune malattia a trasmissione sessuale batterica in Europa (oltre 75.000 casi confermati nel 2016). L'allarme è dovuto alla diffusione di ceppi di gonococco resistenti agli antibiotici. A febbraio e marzo del 2018 sono stati riportati nel Regno Unito e in Australia i primi tre casi di infezione da Neisseria gonorrhoeae ampiamente resistente a tutti i farmaci. Questi primi casi evidenziano la crescente minaccia rappresentata dalla gonorrea multi-resistente (MDR) e largamente resistente ai farmaci (XDR). L'allarme è dovuto alle pochissime alternative terapeutiche, mancanza di un vaccino e scarsa capacità di sorveglianza a livello nazionale e internazionale.

Il vaccino contro l’Hpv

Claudio M. Mastroianni, Direttore Uoc malattie infettive, Latina-Sapienza Università di Roma, spiega: "Tra le infezioni a trasmissione sessuale prevenibili con il vaccino, va considerata l'infezione da papilloma virus, agente responsabile del cancro della cervice uterina, della vulva, della vagina di tumori dell'ano, del pene e del cavo orale. La campagna di vaccinazione è indirizzata agli adolescenti di entrambi i sessi, preferibilmente intorno agli 11 e i 12 anni di età". E aggiunge: "In Italia la media nazionale di adesione alla vaccinazione è pari a circa il 70%. L'efficacia e la sicurezza del vaccino anti-HPV è stata recentemente confermata. In Australia dopo una estesa campagna di vaccinazione nel decennio tra il 2005 e il 2015, il tasso di HPV tra le donne di 18-24 anni è passato dal 22,7% all'1,1%".

Milleunadonna
© Riproduzione riservata
04/06/2018 15:59:48


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

0 commenti alla notizia

Commenta per primo.

Archivio Sanità

Boom di tumori fra i giovani: sempre più colpite donne fra i 30 e i 40 anni >>>

L’allarme di Ilaria Capua: "Un'altra pandemia sarà inevitabile e sarà ancora più aggressiva" >>>

Bassetti: in arrivo un'epidemia di morbillo, ma il virus non è quello che tutti conosciamo >>>

Sono 14 gli ospedali italiani tra i migliori al mondo >>>

Alzheimer, un test al sangue lo rivela 15 anni prima >>>

E' boom di clamidia, gonorrea, sifilide e Hpv >>>

Influenza 2024, ritorno a scuola e picco >>>

Boom di casi di influenza e Covid, ecco quali sono i sintomi e i farmaci da usare >>>

Aiop: "Finalmente il Governo modifica la norma su tetti di spesa della sanità" >>>

L'Italia vicina al cuore artificiale non temporaneo >>>