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Messico, vince il candidato di sinistra Lopez Obrador

E' lui il nuovo Presidente

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Il leader di centro-sinistra del movimento Morena Andrés Manuel Lpez Obrador vince largamente le elezioni presidenziali in Messico. E' «un giorno storico», ha commentato Amlo, come lo chiamano i militanti con un acronimo del suo nome. Fra i primi a congratularsi con il nuovo capo dello Stato, il presidente uscente Enrique Pena Nieto, che gli ha augurato ogni successo «per il bene del Messico». «Sono sicuro che tutti i messicani auspicano una presidenza di successo», ha scritto in un messaggio. Mentre decine di migliaia di persone si riunivano nella storica piazza dello Zocalo a Città del Messico, Lopez Obrador ha pronunciato un primo discorso in cui ha invitato i messicani alla riconciliazione. E ha assicurato che la coalizione da lui guidata (Juntos Haremos Historia) «non punta a costruire una dittatura, per cui i cambiamenti promessi avverranno in base all'ordine istituzionale esistente». Lopez Obrador ha infine garantito «libertà di espressione, imprenditoriale e religiosa» e ha ribadito il primato dei diritti consacrati nella Costituzione. «Pace e tranquillità sono il frutto della giustizia», ha detto Lopez Obrador parlando davanti ai suoi sostenitori e promettendo «un piano di riconciliazione e di pace». «Dallo Zocalo, cuore politico, sociale e culturale della nostra Repubblica - ha continuato Amlo, invocato al grido di "Presidente, President" e mentre risuonavano le note di "Cielito lindo" - un saluto a tutti i messicani». «Sì, si può», ha poi scandito, riecheggiando lo slogan di Barack Obama, «Yes, we can». E a proposito delle relazioni con gli Stati Uniti, il nuovo presidente ha assicurato di voler lavorare per «un rapporto di amicizia e collaborazione», ma basato sul «rispetto reciproco». Il presidente americano Donald Trump, dopo essersi congratulato con il vincitore, ha assicurato: «Sono ansiosissimo di poter lavorare con lui. C'è molto che può essere fatto per beneficiare a Stati Uniti e Messico!». Domenica, poco dopo la chiusura dei seggi, gli exit poll delle principali tv del Paese, Televisa e Azteca, avevano fornito una anticipazione della valanga di voti ottenuti dal vincitore, al suo terzo tentativo di assicurarsi la massima carica dello Stato, assegnandogli 20 punti di vantaggio sugli avversari. Questa tendenza è poi stata confermata dai primi dati di un "conteggio rapido" realizzato sulla base di seggi campione dall'Istituto nazionale elettorale (Ine), per cui Amlo, avrebbe vinto superando la soglia del 53% dei voti. Dietro di lui Ricardo Anaya (Pan-Prd) è sopra al 22% e José Antonio Meade (Pri) si sarebbe fermato fra il 15,7 ed il 16,3%. L'affluenza alle urne è stata fra il 62,9 ed il 63,8% degli aventi diritto.

Leggo.it
© Riproduzione riservata
02/07/2018 14:51:50


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