A Helsinki il faccia a faccia Trump-Putin: “E’ il momento di parlare dei problemi del mondo”
I negoziati nella Gothic Hall, prima da soli e poi con le delegazioni
È cominciato a Helsinki l’atteso summit fra Donald Trump e Vladimir Putin. I negoziati avvengono nella Gothic Hall. Dopo un primo incontro alla presenza soltanto degli interpreti, la riunione verrà aperta alle rispettive delegazioni per un pranzo di lavoro nella Sala degli Specchi. «Non siamo andati molto d’accordo negli ultimi anni, ma credo che avremo un buon rapporto in futuro: andare d’accordo con la Russia è una cosa positiva, non negativa - ha detto Trump in apertura del vertice -. Il mondo ci sta osservando». Il capo della Casa Bianca ha inoltre anticipato che ci sono diverse cose di cui parlare, dal commercio «e dell’amico Xi», al nucleare. «È arrivato il momento di parlare sul serio delle nostre relazioni e dei problemi del mondo» ha detto dopo la stretta di mano, «E’ bello essere qui con te».
Nessuna dichiarazione congiunta
Il presidente finlandese Sauli Niinistoe ha incontrato Trump a metà mattinata e ha dato il benvenuto a Putin al palazzo presidenziale intorno alle 13. La conferenza stampa finale invece è prevista fra le 16 e le 17. Non si prevede una dichiarazione congiunta. Trump e Putin sono arrivati al faccia a faccia al termine di un fine settimana per entrambi all’insegna dello sport. Il tycoon - arrivato a Helsinki in serata - ha trascorso sabato e domenica, ultimi due giorni della visita nel Regno Unito, giocando a golf nel suo lussuoso resort in Scozia. Putin, invece, ha assistito alla finale dei Mondiali di calcio a Mosca, in cui la Francia è stata incoronata per la seconda volta campione del mondo dopo la vittoria sulla Croazia.
Città blindata e in protesta
Helsinki è blindata per l’occasione: migliaia di poliziotti, guardacoste e soccorritori che erano in ferie sono stati richiamati in servizio. E il governo finlandese ha organizzato il ristabilimento dei controlli alle frontiere Schengen. Proteste si sono tenute alla vigilia, con migliaia di persone scese in strada «per i diritti umani», rispondendo all’appello del collettivo “Helsinki Calling”, che raccoglie decine di ong e associazioni. Nuovi cortei sono in corso in queste ore, più contenuti. Il messaggio, però, a Trump e Putin arriverà forte e chiaro in ogni caso. Il quotidiano finlandese più venduto, Helsingin Sanomat, ha comprato gli spazi per 300 manifesti lungo la strada dall’aeroporto di Helsinki fino al centro città, in cui si legge un messaggio rivolto ai due leader: «Signor presidente, benvenuto nella terra della stampa libera».
La protesta per i diritti gay in Cecenia
Attivisti Lgbtq hanno proiettato sui muri del palazzo presidenziale finlandese messaggi contro la persecuzione degli omosessuali in Cecenia, chiedendo ai presidenti americano Donald Trump e russo Vladimir Putin di agire contro la persecuzione dei gay in questa repubblica russa della regione del Caucaso. «Trump e Putin: fermate i crimini contro l’umanità in Cecenia», si legge nel messaggio proiettato sul palazzo dove è atteso il vertice fra i due leader. Secondo Human Rights Watch, che chiede a Trump di sollevare l’argomento durante il vertice, oltre 100 persone Lgbtq sono state «arrestate, torturate e sottoposte ad abusi» negli ultimi 15 mesi in Cecenia. Il primo ministro ceceno, Ramzan Kadyrov, ha respinto ogni accusa dicendo che è impossibile che gli omosessuali vengano perseguitati nel suo paese perchè non esistono. La Russia ha approvato nel 2013 una controversa legge che vieta la promozione pubblica dell’omosessualità.
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