Cresce il numero dei paperoni italiani
Il numero di Hnwi è cresciuto di circa il 9%
Capgemini ha pubblicato il World Wealth Report 2018. Dallo studio è emerso che il miglioramento delle condizioni economiche globali ha favorito la crescita della ricchezza dei high net worth individual (coloro che hanno investito 1 milione di dollari o più in asset), che ha superato per la prima volta la soglia dei 70.000 miliardi di dollari. La ricchezza dei Hnwi è aumentata del 10,6%: il 2017 si classifica così al secondo posto tra gli anni con il più ampio tasso di crescita dal 2011di questo cluster di investitori.
Nel dettaglio, tra il 2016 e il 2017, in Italia il numero di Hnwi è cresciuto di circa il 9%, da 251.500 a 274.000 individui. L’Italia è stabile alla decima posizione della top ten dei paesi mondiali per numero di Hnwi, preceduta da: Usa, Giappone, Germania, Cina, Francia, Regno Unito, Svizzera, Canada e Australia (in ordine dal primo al nono posto). Tra i fattori che hanno favorito i buoni risultati del nostro paese: la crescita del Pil all’1,6% nel 2017, rispetto allo 0,9% registrato nel 2016, i prezzi del mercato immobiliare saliti del 2,7% negli ultimi 12 mesi, dopo aver registrato segni di ripresa nel 2016 (+1,3%), la capitalizzazione di mercato che è aumentata del 23,8%, dopo che nel 2016 si era fermata al 10,2%.
Allargando il focus emerge che la popolazione dei Hnwi continua ad aumentare a livello globale: l’Asia-Pacifico e il Nord America rappresentano il 74,9% (1,2 milioni) dei nuovi Hnwi a livello mondiale e il 68,8% (4.600 miliardi di dollari) della crescita globale della ricchezza dei Hnwi. Anche l’Europa ha ottenuto buone performance nel 2017 con un incremento del patrimonio dei high net worth individual pari al 7,3%. Nel 2017, i maggiori mercati (Stati Uniti, Giappone, Germania e Cina) rappresentavano il 61,2% della popolazione mondiale dei Hnwi e il 62% di tutti i nuovi high net worth individual a livello globale.a ricchezza di questo gruppo di investitori potrebbe raggiungere secondo il report di Capgemini i 100.000 miliardi di dollari entro il 2025.
Analizzando le performance dei portafogli, dallo studio emerge che gli Hnwi di tutto il mondo hanno registrato rendimenti superiori al 20%. Ma i forti rendimenti degli investimenti nel 2016 e nel 2017 non hanno prodotto un incremento complessivo del grado di soddisfazione dei high net worth individual a livello globale, suggerendo che i soli rendimenti non sono in grado di sostenere l’attività di wealth management: migliori connessioni personali tra i gestori patrimoniali e i loro clienti possono portare a una migliore soddisfazione. Gli high net worth individual nordamericani sono risultati i più soddisfatti del proprio gestore patrimoniale (75,2%), mentre nessun’altra regione ha superato la soglia del 70%. Nel 2018, solo il 55,5% dei high net worth individual ha affermato di avere stabilito un forte legame con il proprio wealth manager, nonostante i considerevoli rendimenti degli investimenti realizzati negli ultimi due anni.
Inoltre, le criptovalute stanno ottenendo un interesse crescente come strumento di investimento e riserva di valore. Gli high net worth individual sono cautamente interessati a detenere questo strumento: a livello globale, il 29% degli stessi mostra un alto livello di interesse, mentre il 26,9% dichiara di essere piuttosto interessato.
Il potenziale delle criptovalute, in termini sia di rendimenti degli investimenti sia di riserva di valore, sta fungendo da driver dell’interesse dei high net worth individual, specie tra i più giovani. Infatti, il 71,1% di quelli con un’età inferiore ai 40 anni attribuisce grande importanza alla ricezione di informazioni sulle criptovalute dalle principali società di gestione patrimoniale, rispetto al 13% dei Hnwi con un’età superiore ai 60 anni. Ma quando si tratta di fornire informazioni su questa tipologia di strumenti ai clienti high net worth individual, le società di wealth management hanno avuto un atteggiamento ambivalente, con solo il 34,6% dei Hnwi a livello globale che afferma di aver ricevuto tali informazioni dai propri wealth manager
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