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Courmayeur, torrente esonda e travolge un’auto: il bilancio delle vittime sale a 2 morti

La tragedia dovuta all’esondazione del torrente Marghera

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È salito a due vittime il bilancio della colata di fango e detriti si è staccata ieri intorno alle 18 in Val Ferret nella zona di Meyen e a monte di Planpincieux. Ieri era stato recuperato il corpo di Vincenzo Mattioli, 71 anni di Milano, questa mattina è stato ritrovato un altro cadavere, di una donna, ma non è ancora confermato se si tratti della moglie del turista, che risultava dispersa.  

Mattioli stava viaggiando sulla sua automobile insieme alla moglie, quando il mezzo è stato travolto finendo nel torrente. Intorno alle 21,30 l’elicottero si è alzato in volo per l’ultima volta della giornata per trasportare la salma della vittima a Courmayeur dove è stata poi trasferita nella camera mortuaria del cimitero.  

SOPRALLUOGO  

La presidente della Regione, Nicoletta Spelgatti, in mattinata ha sorvolato la zona del disastro a bordo dell’elicottero della Protezione civile, accompagnata dai geologi, per rendersi conto della portata dell’evento. 

IL NUBIFRAGIO E L’ESONDAZIONE  

La tragedia è stata dovuta all’esondazione del torrente Marghera, che non ha sopportato i 12 millimetri di pioggia che sono caduti alle 18. Quando è uscito dall’alveo, il torrente ha portato a valle circa 25 mila metri cubi di materiale: il fronte della colata era di circa 700 metri. Secondo le prime stime, serviranno 10 giorni per liberare l’alveo. Non è ancora chiaro quando potrà riaprire la Val Ferret, che ieri è stata chiusa per motivi di sicurezza. 

TURISTI SGOMBERATI IN ELICOTTERO  

La maggior parte delle persone che sono state fatte sgomberare dalla Val Ferret sono state trasportate in paese in elicottero. Come la famiglia Pezzi. «Nel giro di due ore siamo stati trasportati a Courmayeur in elicottero. Eravamo a sole quattro macchine da quelle travolte dalla colata. La strada a un certo punto è sparita, c’erano solo sassi, non si capiva più niente. Ti senti una formica travolta dalla montagna».  

In mattinata marito, moglie e la figlia erano partiti da Cesena, direzione Val Ferret. «Questa mattina – raccontano - abbiamo scampato per un pelo l’esplosione della cisterna sull’autostrada, in corrispondenza di Bologna, e ora questo»- dicono- dopo essere arrivati in elicottero a Courmayeur. «Non appena abbiamo capito che cosa fosse successo – spiegano - abbiamo chiamato i vigili del fuoco che ci hanno messo in contatto con la Protezione civile, sono stati tutti bravissimi e disponibili».  

Venticinque persone tra cui alcuni bambini sono state portate al centro di prima accoglienza allestito dalla protezione civile al palazzetto dello sporto di Dolonne. Tra di loro anche un gruppo di turisti francesi provenienti da Parigi, Tolosa e Lille. «Ci siamo conosciuti al campeggio Grandes Jorasses» raccontano. Due del gruppo stavano scendendo dal rifugio Elena al momento del distacco e sono stati recuperati all’Arp Nouva dall’elicottero. Altri sono riusciti a raggiungere Courmayeur in macchina scortati dai vigili del fuoco.  

«Com’è potuto succedere? – si chiedono ancora increduli -. Vedevamo cadere dalla montagna un numero impressionante di detriti». La notte l’hanno trascorsa al palazzetto insieme alle altre persone assistite dai volontari della protezione civile che hanno allestito lo spazio e preparato da mangiare per gli sfollati. In più di 100 hanno invece passato la notte al Golf club assistiti dal personale della Protezione civile e del Corpo forestale, con la presenza anche di personale medico.  

LA SALA OPERATIVA  

Ieri il sindaco ha attivato il centro operativo comunale, la direzione operativa degli interventi in emergenza. Oggi si procederà con lo sgombero delle persone che sono ancora bloccate nella valle sia in elicottero come è avvenuto durante tutto il tardo pomeriggio e la serata di ieri sia in auto se le condizioni lo consentiranno.  

Le ruspe già ieri erano al lavoro per liberare la strada dai detriti. In una nota il gruppo consiliare Esprit Courmayeur esprime «la sua solidarietà ai cittadini e ai villeggianti che stanno subendo forti disagi a causa della frana staccatasi in Val Ferret. Tutto il gruppo – prosegue la nota - esprime cordoglio e forte vicinanza ai familiari dell’unica vittima che fino ad ora risulta essere stata accertata». 

Da ieri sera è in vigore l’ordinanza di chiusura della strada della Val Ferret direzione La Palud-Arpnouva. La circolazione sulla strada della Val Ferret direzione Courmayeur è consentita solo scortati dai mezzi di Polizia e di Soccorso e l’accesso alla valle è consentito solo ai veicoli riservati ai servizi di Polizia, di Soccorso, di Pubblico Servizio e ai veicoli al servizio del Comune di Courmayeur. 

Per le richieste urgenti di informazioni da parte di cittadini è stato istituito il numero telefonico 0165/831358. 

Redazione
© Riproduzione riservata
07/08/2018 18:05:10


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