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Sansepolcro "invasa" dai turisti alla vigilia di Ferragosto

Il vicesindaco Luca Galli: "Dobbiamo comunque lavorare ancora su più versanti"

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Due giornate straordinarie per Sansepolcro a livello turistico, quelle di lunedì e di ieri. L’instabilità atmosferica, con la pioggia caduta e il clima rinfrescato, ha favorito un eccezionale afflusso di graditi ospiti; come dire, luoghi d’arte al posto del bagno in piscina. La chiara sensazione percepita soprattutto ieri mattina era quella di una vera città turistica, come da tempo era negli auspici di tutti: gruppi anche numerosi che hanno preso d’assalto i musei, creando movimento nella parte di centro storico che unisce piazza Torre di Berta, via Matteotti e via Niccolò Aggiunti. Per l’operatrice dell’ufficio informazioni, non c’è stato un solo secondo di tregua: c’erano italiani, stranieri, famiglie, coppie, comitive e anche tanti pellegrini scesi dal versante della montagna, che proseguono lungo i Cammini di Francesco in direzione di Assisi. La speranza è che la città abbia saputo rispondere al meglio. Un motivo di indubbia soddisfazione per il vicesindaco e assessore biturgense al turismo, Luca Galli: “Dopo un primo semestre dell’anno senza dubbio eccellente – ha commentato – c’è stato un calo in luglio, ma con l’avvento di agosto il trend è in decisa ripresa. L’evento del restauro della Resurrezione di Piero della Francesca ha contribuito non poco alla promozione della città, anche attraverso la visibilità di cui Sansepolcro sui media nazionali dalla fine di marzo in poi. Le strutture ricettive stanno lavorando e il turista è diventato più stanziale. In base poi ai risultati in nostro possesso, a oggi abbiamo già eguagliato al museo civico i totali delle 33mila visite che si registravano fino a un paio di anni fa e che erano diventati una sorta di standard. Lo scorso anno siamo arrivati a 42mila e concluderemo il 2018 con il dato pressochè certo degli 45mila ingressi”. Il Ferragosto diventa dunque il trampolino di lancio per un inizio di settembre oramai imminente. “Certamente, è questo il nostro periodo clou, con le varie rievocazioni di stampo rinascimentale che porteranno altra gente. Se però vogliamo fare del turismo un elemento di forza, dobbiamo ancora lavorare su più versanti: per esempio, sfruttare di più il risvolto naturalistico della nostra zona; qui, insomma, non si viene solo per Piero, ma anche per percorrere gli eccezionali sentieri a piedi o in mountain bike. Un altro aspetto sul quale insistere è quello della comodità logistica: Sansepolcro si trova infatti al centro di un’area di grande interesse turistico, per cui percorrendo un centinaio di chilometri si arriva a Firenze e a Siena e con 70 si arriva a Perugia e ad Assisi verso sud, a Gubbio verso est a Urbino verso nord-est, non dimenticando la vicinanza di Arezzo”. E i Cammini di Francesco? “Abbiamo la fortuna di avere la tappa più impegnativa con i suoi saliscendi, ma forse anche la più bella. Qualche struttura è nel frattempo nata – alludo in particolare ai bed & breakfast - e con lo sblocco dei finanziamenti da parte del ministero potremo finalmente allestire cartellonistica e tutto quanto è di utilità per il pellegrino”.

Nella foto: alcuni turisti ieri mattina davanti all'ingresso del museo civico di Sansepolcro

Redazione
© Riproduzione riservata
15/08/2018 06:53:01


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