San Giustino: morto Elio Pasqui, ultimo deportato locale a Mauthausen rimasto in vita
Aveva 92 anni. Oggi i funerali nella chiesa arcipretale
E' morto nella tarda serata di martedì all'interno della Residenza Valtiberina, dove ha vissuto gli ultimi mesi della sua esistenza. All'età di 92 anni, nella sua San Giustino, è scomparso Elio Pasqui, l'ultimo deportato nel campo di concentramento di Mauthausen rimasto in vita fra quelli residenti in zona. C'era anche lui, ancora 18enne, fra i 27 civili di San Giustino e di Sansepolcro che l'8 giugno 1944, nel ribattezzato "giorno dell'inganno" (questo è anche il titolo del libro scritto da Andrea Guerrini) venne caricato sul camion che lo avrebbe condotto nel tristemente noto lager nazista. Con lui c'erano tanti altri giovani del posto, quattro dei quali non sarebbero più tornati e fra questi anche il maestro Raffaello Fabbrini. Una volta tornato a casa, Elio Pasqui si era sposato e aveva condotto una vita all'insegna della famiglia e del lavoro, contraddistinta da un carattere mite e dal comportamentio tipico del signore d'altri tempi. Quattro anni fa aveva perso la moglie Elisa e fino all'ultimo istante gli sono stati vicini il figlio Sauro, la nuora Maria Pia, i nipoti Patrizia e Andrea e la sorella Domenica. Oggi, 13 settembre alle ore 15, nella chiesa arcipretale del paese, l'ultimo saluto a Elio da parte della comunità di San Giustino, che nel 2011, in occasione della Giornata della Memoria, gli aveva consegnato la medaglia di riconoscimento. Con Elio Pasqui se ne va un pezzo di storia del secolo passato, di quelli che non dovranno mai essere dimenticati.
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