E78 e tunnel della Guinza: il 2019 anno chiave per lo sblocco
Sarà una due corsie nei chilometri compresi tra la E45 e la canna già già presente
Il 2019 sarà l’anno chiave per il futuro della E78, soprattutto per il tratto a cavallo tra Valtiberina Toscana e Altotevere Umbro. E’ stato chiaro l’ingegner Raffaele Celia, responsabile di Anas per tutto il centro Italia, nella sua recente visita a Sansepolcro. Si è parlato anche di tempistica e soprattutto di risorse: il 2019 per il tratto compreso tra la E45 e il foro della Guinza per un investimento di 100 milioni di euro; 435 milioni di euro, invece, per i chilometri che separano lo svincolo di Le Ville Monterchi con la stessa Orte Ravenna. Per il 2020 – ha annunciato l’ingegner Raffaele Celia – figura pure lo snodo di Olmo suddiviso in due lotti: il primo da 99 milioni di euro, l’altro da ben 328. Sta di fatto che Anas ha previsto un investimento complessivo, per il solo tratto Arezzo-E45, pari a 862 milioni di euro. “Si tratta di una revisione progettuale con soluzioni realistiche attuabili in tempi accettabili – afferma l’ingegner Celia – il tracciato della E78 da Arezzo fino all’innesto con la E45 avrà una struttura a quattro corsie. Questo è stato il progetto che nel 2010 venne portato all’attenzione del Ministero delle Infrastrutture, quindi Anas cercherà di andare avanti su questa linea. Nel tratto tra la E45 e la Guinza, tunnel in territorio umbro, gli attuali volumi di traffico e quelli previsti in proiezione non giustificherebbero la presenza di una quattro corsie: inoltre, non dobbiamo dimenticarci che ci troviamo su un territorio piuttosto delicato dal punto di vista sia ambientale che orografico”. I lavori al tunnel della Guinza terminarono a metà degli anni ’90, quando le normative europee in tema di sicurezza era diverse. “Il tunnel – ha sottolineato l’ingegner Celia – va adeguato alle nuove leggi europee ed italiane: nel frattempo, però, stiamo studiando i diversi scenari, che andremo poi a condividere con il territorio spiegando quali sono le norme, ma anche le limitazioni insieme alle nostre soluzioni”. Oggi, per avere il doppio senso di marcia, servono dotazioni di ventilazione e monitoraggio, cartellonistica e vie di fuga. L’apertura – ricordiamo che sarà appaltabile sempre per il 2019 - sarà quindi parziale, forse per i soli veicoli leggeri oppure a fasce orarie e con transito a senso alternato (veicoli leggeri e pesanti). Intanto, però, interviene anche il consigliere comunale di Citerna Gianluca Cirignoni che più volte, anche attraverso comitati, si è battuto per la Guinza. “Voglio sottolineare che, mai come in questi ultimi mesi del 2018, il nostro territorio è stato così isolato e difficile da raggiungere: vorrei ricordare che la E45 per Cesena è ormai un cantiere perenne; la E78 è chiusa per l’intero tratto di collegamento Arezzo Le Ville; il valico di Bocca Trabaria è chiuso da mesi e lo rimarrà per molti altri. In tutto questo marasma le nostre imprese e i cittadini sono costretti ad assumersi gravi rischi, disagi e tempi di percorrenza biblici per commerciare, studiare, lavorare, intraprendere. Urgono soluzioni vere per la nostra grande viabilità. Aprire la Guinza significa aprire uno storico passaggio che sarà un volano di sviluppo formidabile per la nostra economia”.
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