Amianto sotto la E45: Lega e Movimento 5 Stelle informano il Governo
Il consigliere regionale del Carroccio, Mancini, chiede campionature anche nel tratto umbro
Amianto sotto la E45? I sospetti avuti subito dopo il cedimento da parte dei carabinieri forestali del poll ambiente della Procura di Arezzo sembrano trovare conferme, in base ai risultati della perizia consegnata nei giorni scorsi direttamente al procuratore Roberto Rossi relativa al materiale rimosso dal corpo franoso di Pieve Santo Stefano. Una situazione sicuramente delicata, dove anche la politica nelle ultime ore sta intervenendo: Movimento 5 Stelle e Lega i primi a prendere posizione. Sono stati il presidente del gruppo consiliare toscano, il pentastellato Giacomo Giannarelli e il consigliere regionale umbro della Lega, Valerio Mancini. “Quel che va emergendo – commenta il presidente del gruppo consiliare toscano, Giacomo Giannarelli - è un quadro disarmante. Ho subito informato il sottosegretario alle Infrastrutture Michele Dell’Orco e il ministero all’Ambiente guidato da Sergio Costa. Nelle prossime ore procederemo con una nuova interrogazione regionale. Nostro obiettivo è quello di andare sino in fondo a questa vicenda: vogliamo assoluta chiarezza. I cittadini – conclude Giannarelli – meritano strade sicure e un ambiente salubre”. E poi il collega del carroccio attraverso la propria pagina Facebook. “Voglio capire se quel tipo di materiale con una concentrazione tripla di amianto oltre i limiti di legge garantiti è stato adoperato soltanto nel tratto toscano o anche in quello umbro. Per questo ho richiesto una campionatura della E45 nella nostra Regione, mentre in Parlamento il senatore Luca Briziarelli porterà la questione in Commissione Ambiente. Attivati anche i senatori della Lega Tiziana Nisini e Manuel Vescovi”. L'a Procura della Repubblica di Arezzo vuole comunque arrivare in fondo alla vicenda; potrebbero essere eseguiti dei nuovi carotaggi lungo la E45 soprattutto nel tratto in direzione di Sansepolcro poiché formato da diversi terrapieno, proprio come quello che ha ceduto a metà febbraio. In direzione opposta, poco dopo lo svincolo di Pieve Santo Stefano Nord, iniziano una serie di viadotti: lì, invece, il problema è ben diverso e verte su un'altra questione.
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