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Raccolta differenziata 2017: ancora un disastro per l'ATO Toscana Sud

Prc Arezzo: meno raccolta differenziata si fa e più i gestori di tali impianti guadagnano

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PRC Arezzo sui dati della raccolta differenziata 2017 forniti e certificati ARRR (Agenzia Regionale Recupero Risorse) che hanno sentenziato senza alcuna pietà che l'ATO Rifiuti Toscana Sud si conferma l'ambito peggiore della Toscana, con una raccolta differenziata del 39,39% come media tra le 3 province (Arezzo, Grosseto, Siena) sostanzialmente immutata rispetto al 2016. Un segnale davvero inquietante.

Invece L'ATO Toscana Centro (Firenze, Pistoia, Prato) è sempre il più virtuoso con il 58,69%, anche se è avvicinato moltissimo dall'ATO Toscana Costa (Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pisa) con il 58,66%.

Ci preme sottolineare che, per il secondo anno consecutivo l'unico Comune della Provincia di Arezzo che ha superato l'obiettivo del 65% (65,94%) è Monte San Savino, dove è Assessora la nostra Segretaria provinciale Erica Rampini. Si ricorda che il 65% minimo di avvio a riciclo, in base alla normativa, avrebbe dovuto essere raggiunto entro il 31 dicembre 2012 e che solo altri 4 comuni dell'ATO Sud sono arrivati a quella percentuale.

Per il resto, la nostra provincia ha una media di raccolta differenziata. 2017 del 38,55%, peggio di noi ormai fa solo Grosseto con una media del 33,14%.

Anche il Comune di Arezzo vede una  raccolta differenziata 2017 del 39,85% rispetto al 39,68% del 2016, mentre nel 2015 era al 42,44% e questo sta a dimostrazione che l'inceneritore di San Zeno non può essere minimamente messo “a dieta”, non sia mai che si riesca a bruciare un pochino meno...per carità!

A noi di Rifondazione Comunista, sempre attenti alle tematiche ambientali, sorge un dubbio: mica sarà che le disastrose percentuali di raccolta differenziata della Toscana del Sud dipendono dall'eccesso di impiantistica pesante di trattamento e smaltimento finale presente nel nostro territorio? E che se viene a mancare il combustibile ( i rifiuti) essa va in affanno? Tutto questo con la conseguenza che meno raccolta differenziata (sia in quantità ma soprattutto in qualità) si fa e più i gestori di tali impianti guadagnano sul trattamento/smaltimento? Di fatto, inoltre, ricordiamo che il nostro ambito va in soccorso di ATO Centro, per oltre 100.000 tonnellate all’anno da smaltire, metodo che va avanti da molti anni ormai, a conferma che i nostri gestori vanno a “caccia” di rifiuti ovunque pur di saturare gli impianti e, nell’occasione, sistemare i bilanci, cosicché la raccolta differenziata viene mandata a farsi “benedire”!

A pensar male si fa peccato ma a volte ci s'azzecca... 

Redazione
© Riproduzione riservata
17/10/2018 16:33:11


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