Genova: uccise il marito con 24 coltellate, assolta dal reato di omicidio volontario
La donna ha agito per legittima difesa, lui la picchiava da anni
Aveva colpito il marito con 24 coltellate, uccidendolo al termine dell’ennesima lite a Genova, nel quartiere popolare del Campasso. Ma i giudici l’hanno assolta dall’accusa di omicidio volontario, sostenendo che avesse agito per legittima difesa. La storia è quella di Alessia Mendes, ballerina di lap-dance italo-brasiliana, 39 anni, e del coniuge Alessio Rossi, meccanico disoccupato trentacinquenne. La mattina del 22 giugno 2017 Alessia colpì a morte Alessio, che provò a fuggire sulle scale ma stramazzò a terra in un lago di sangue. La donna minacciò successivamente di lanciarsi dalla finestra, e dopo che i vigili del fuoco la salvarono ammise di aver straziato il compagno: «Lui mi voleva ammazzare a coltellate, io l’ho disarmato e colpito a mia volta per proteggermi. Mi aveva già pestato troppe volte in passato». Alessia da allora è sempre rimasta in carcere, mentre il tribunale, a seguito dell’assoluzione, ne ha ordinato l’immediata liberazione.
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