Reddito di cittadinanza da aprile, ma non tutti lo prenderanno intero

Davanti al governo c’è la necessità di chiudere il testo della legge di Bilancio. Per ora infatti la manovra è stata approvata nelle sue linee fondamentali dal Cdm ma l’articolato non è stato ancora inviato a Camera e Senato. Ovviamente il ritardo finisce col lasciare meno tempo al Parlamento per la sua attività visto che tutto dovrebbe concludersi entro il 31 di dicembre.

Spesa e coperture

La manovra prevede interventi per 37 miliardi nel 2019 e le coperture dovrebbero essere garantite dai 22 miliardi provenienti dall’aumento del deficit (2,4% del Pil), da tagli delle spese per 6,9 miliardi e da maggiori entrate per 8,1 miliardi.

Una cosa va tuttavia detta: al momento non si sa ancora se il reddito di cittadinanza e le pensioni di cittadinanza (780 euro al mese massimo), che costeranno 9 miliardi, e quota 100 per i pensionamenti (62 anni di età e 38 anni di contributi) verranno inseriti direttamente nel disegno di Legge di Bilancio oppure ci si servirà di provvedimenti collegati (o emendamenti) durante il passaggio alle Camere.

Carichi familiari e abitazione

Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza circa un miliardo del fondo previsto dovrebbe servire a potenziare i Centri per l’impiego. L’esecutivo vorrebbe far partire il provvedimento il prossimo mese di aprile, destinandolo alle famiglie con Isee non superiore a 9.360 euro. La prima casa è esclusa. Per le famiglie singole i 780 euro rappresenteranno il massimo e saranno “dosati”  in funzione dei carichi familiari e altro. Chi vive per esempio nella casa di proprietà prenderà di meno. L’assegno pieno andrà soltanto a chi vive in affitto e non ha alcun reddito. Per chi ha redditi verrà corrisposta la differenza tra quanto percepito e i 780 euro.

La platea e l'importo medio

La platea di riferimento dovrebbero essere i 5 milioni di poveri presenti in Italia, quasi 1,8 milioni di famiglie. Ipotizzando che tutti i 9 miliardi siano spesi da aprile in poi, si tratterebbe di una media di 200 euro al mese. Facendo il calcolo sul numero di famiglie invece si parlerebbe di 555 euro al mese.

L'esperienza del Rei

Al momento attuale del Rei (Reddito di Inclusione) possono beneficiare famiglie con reddito non superiore a 6mila euro. L’importo arriva fino a 187,5 euro al mese per una persona e sale fino 540 euro per le famiglie di 6 o più persone. Quanto alla distribuzione geografica dei beneficiari – come spiega oggi il Corriere della Sera - nei primi 9 mesi di applicazione, il Rei (preso da 379mila famiglie) è andato per 72% a residenti in regioni del Sud, ben il 51% in due sole regioni: Campania e Sicilia. Il 105 dei beneficiari risultano essere extracomunitari. La media dell’importo? 305 euro a famiglia.

Il parere del professor Tridico

Secondo il professor Pasquale Tridico, professore di Economia del Lavoro all’Università Roma Tre e consigliere di Luigi Di Maio, arriverà probabilmente con un collegato ma “non è escluso entri nella legge di Bilancio. Chi vorrà fruire del provvedimento – spiega nella sua intervista al Corriere - dovrà presentare una domanda, presumibilmente, come previsto, dal prossimo 1 marzo”.

"Non sarà un sussidio"

Non mancheranno poi i controlli attraverso le nuove tecnologie che consentono di intrecciare i dati di Agenzia delle Entrate, Inps e Ministero del Lavoro. Come detto il requisito fondamentale sarà l’Isee (massimo 9360 euro). Comunque percepire il RdC non significherà starsene in panciolle sul divano. “Il reddito di cittadinanza non sarà un mero sussidio – aggiunge il docente - Sarà infatti condizionato a un patto di servizio per il reinserimento al lavoro, la ricerca attiva documentata di una occupazione, la frequenza di corsi di formazione e la disponibilità a fare lavori utili socialmente. Gli abusi in tal modo sono difficili, se non impossibili”.

In Francia e Germania è più alto

Non corrisponderebbe al vero inoltre che il Reddito di cittadinanza italiano è più generoso che in altri Paesi Ue. “In Francia, per esempio - si legge nell'intervista al quotidiano milanese - la misura corrispondente è di circa 512 euro cui si aggiunge una indennità per la casa  e un sostegno alla mobilità per cui si può arrivare a superare i mille euro. In Germania è di 404 euro ma si può aggiungere l’indennità per l’alloggio. Si arriva così facilmente ai mille euro. Da noi invece si ragiona sui 500 euro più 280 euro per l’affitto. Chi vive in casa di proprietà prenderà dunque solo 500 euro”.

I Centri per l'impiego

Si farà di tutto infine  per potenziare i Centri per l’impiego, vero fulcro della gestione di questa misura. Serviranno anche nuove assunzioni che, al momento, "sono ipotizzabili in circa 10mila”.

Disponibilità al lavoro

Scoraggiare col reddito di cittadinanza la ricerca di un lavoro, come dicono alcuni? “Assolutamente – spiega il docente – chi ne beneficerà dovrà infatti accettare la formazione che dovrà essere vera, effettiva, documentabile. Inoltre dovrà essere disponibile a lavori utili alla collettività e se rifiuta tre proposte di lavoro perderà il diritto al reddito”.