Passa la mozione Cinquestelle, ora Torino è una città no Tav
Bagarre in Consiglio Comunale, espulso il Pd (anche Fassino)
Passa l’ordine del giorno del Movimento 5 Stelle che chiede di fermare i lavori della Tav. Il testo viene approvato in un’aula con molte assenze, dalla sindaca Appendino a una parte di minoranza espulsa dall’aula per aver mostrato alcuni cartelli di protesta con la scritta «Torino dice sì alla Tav». Il voto è avvenuto mentre sotto il Comune la polizia in tenuta anti sommossa separava i due fronti dei manifestanti arrivati per far sentire la propria voce. I No Tav per sostenere l’ordine del giorno presentato in Consiglio comunale dalla maggioranza pentastellata e forze politiche e cittadini accorsi a sostegno delle forze produttive, imprenditoriali e sociali favorevoli al super treno. Ci sono stati momenti di tensione, urla, liti. La polizia ha bloccato gli accessi a Palazzo civico. Poi, dopo un incontro fra i rappresentanti delle imprese e i capigruppo, è subito saltata la seduta del Consiglio Comunale. T utti i consiglieri del Pd, Moderati e Cantiere Civico, sono stati espulsi dall’aula e accompagnati via dai vigili, compreso Piero Fassino. «Dire no al Tav è farsi tagliare fuori - ha detto l’ex sindaco dopo essere stato espulso - l’assenza della sindaca è un fatto grave, vuol dire avere una grande coda di paglia».
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