Il sottomarino argentino “esploso per un errore umano” un anno fa
L’ipotesi è che sia stata chiusa male la valvola per arieggiare l’unità
Un errore umano nel maneggio della valvola di ventilazione denominata “E19”: ecco, secondo la commissione d’inchiesta del ministero della Difesa argentino la causa principale del naufragio del sottomarino San Juan, scomparso il 15 novembre di un anno fa nell’Atlantico del Sud con 44 componenti di equipaggio. Le conclusioni, rese note dal Clarin e diffuse dall’Agenzia Nova, sono firmate dai contrammiragli Adolfo Trama e Alejandro Kenny y e dal capitano di vascello Jorge Bergallo, quest’ultimo padre del secondo comandante del San Juan, Jorge Ignacio Bergallo, perito nell’incidente. Secondo gli esperti nominati dal ministero della Difesa argentino, il personale di bordo, stremato dalla tempesta, sarebbe venuto meno alle regole di sicurezza e avrebbe tenuto aperto più del dovuto la valvola dello snorkel, il tubo che era stato fatto emergere dal sottomarino per il ricambio d’aria interno.
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