Rabbia a Sansepolcro per le multe sulla pubblicità recapitate a molte aziende
Perché non si é informato prima di sanzionare?
Tensione molto alta a Sansepolcro fra il mondo dell’economia, in particolare fra artigiani e commercianti, che si sono visti recapitare negli ultimi giorni una serie di multe relative alla pubblicità (insegne e vetrine). Se è vero – borbottano gli imprenditori – che la legge non ammette ignoranza, noi non ci possiamo permettere di viaggiare con commercialisti e avvocati al seguito, per stare dietro a tasse e balzelli che nessuno ci comunica – è anche vero che quando si amministra un Comune come il nostro bisognerebbe agire da buon padre di famiglia. Negli ultimi anni, le aziende sono state prese di mira a livello di multe e tasse; il tutto avviene proprio in un momento nel quale sia nel centro storico e che nelle zone industriali vi sono realtà che stanno chiudendo i battenti perchè non ce la fanno più a sopravvivere con una pressione fiscale di questa portata. Si è cominciato con Imu e Tari, affidando il recupero a un’azienda esterna “budgettizzata” su quanto recuperato, che ovviamente a tutto l’interesse a fare cassa e non ad avvertire gli imprenditori a pagare il dovuto. Tutto ciò in funzione di accrescere le entrate nelle casse comunali. Ma torniamo alla polemica relativa alla tassa sulla pubblicità: il Comune, invece di adottare una politica di informazione (o anche di avvertimento, se preferite), chiedendo il pagamento delle quote annuali previste dalla legge, ha preferito inoltrare una serie di multe, tasse e sovrattasse da capogiro, che rischiano di mettere in crisi il sistema economico biturgense. Nei luoghi pubblici e nei social, questo argomento sta tenendo banco in maniera forte. Fra i commenti più ricorrenti, c’è quello degli imprenditori, che dichiarano: “Ma non si rendono conto che non riusciamo ad arrivare a fine mese? Ma dove vivono i nostri amministratori? E poi, con questi soldi, frutto dei nostri sudori, cosa ci fanno, dato che i servizi sono scarsi e inefficienti? Una bella gatta da pelare per l’amministrazione guidata da Mauro Cornioli.
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