Pieve si mobilita, sottoscrizione per la Madonna del Pontevecchio

La comunità di Pieve Santo Stefano unita per il restauro della Madonna del Pontevecchio. Oltre alle varie donazioni materiali, spiccano pure quelle virtuali. L’idea è stata lanciata da Luca Gradi, che ricopre pure il ruolo di consigliere delegato agli eventi e alla cultura nell’amministrazione comunale targata Albano Bragagni. Tutti i pievani conoscono il dipinto della Madonna ubicato nella piccola edicola posta nella piazzetta del Pontevecchio. Si tratta di un’opera attribuita con tutta probabilità al noto artista, nonché antiquario, Stefano Bardini nato proprio a Pieve Santo Stefano nel 1836 e divenuto famoso per essere stato il primo e vero antiquario difensore del patrimonio artistico italiano. “Questo quadro, posizionato in quella edicola da almeno 120 anni – commenta Luca Gradi - ha bisogno di un restauro perché in tutto questo tempo si è rovinato. E’ già stato affidato alle ‘cure’ di una nota restauratrice di Sansepolcro, la dottoressa Daniela De Ritis. Il restauro riuscirà alla perfezione, ma l'impegno economico non sarà poco poiché ci vorranno circa 3500 euro. Proprio per questo motivo ho deciso di lanciare questa sottoscrizione tramite Facebook: già 300 euro sono arrivati dall’associazione ‘Disperata Gang’, mentre altri arriveranno da realtà diverse e pure dall’impegno dell’amministrazione comunale. Mi sembra una bella cosa per la comunità di Pieve – aggiunge ancora Gradi - poter partecipare tutti anche con piccoli importi che risultato comunque importanti. Sono previsti altri appuntamenti creati ad hoc per raccogliere fondi da destinare al restauro: già per l’8 dicembre è stato programmato un nuovo spettacolo teatrale”. Ben venga il restauro ma… “Intanto voglio dire che l’intervento andrà avanti per circa tre mesi – conclude Luca Gradi – l’intenzione, però, è quella di non riportare l’opera nella piccola edicola del Pontevecchio, la quale sarà comunque integrata con una copia fedele, bensì in un luogo più sicuro come potrebbe essere la chiesetta del Colle Destro”. Un’idea interessante su cui l’amministrazione intende comunque lavorare: la sottoscrizione online, in pochi giorni, ha permesso di raccogliere alcune centinaia di euro. Nuova vita, quindi, per uno dei tanti simboli di Pieve Santo Stefano.