Sansepolcro, siringhe nella piazzola: la situazione con il Ser.D della Valtiberina
Il dottor Baldi: "Sono 319 le persone arrivate al servizio nell'ultimo anno"
L’episodio ha scosso sicuramente la città di Sansepolcro: quelle siringhe utilizzate e gettate a terra, con tanto di laccio emostatico, in un luogo dove si respira la storia hanno lasciato l’amaro in bocca a molti. Non vogliamo sicuramente creare preoccupazione e neppure parlare di un allarme droga pesante: compito che spetta alle autorità competenti. Per il momento, però, abbiamo interpellato il dottor Marco Baldi responsabile per la Valtiberina del Ser.D con il quale abbiamo analizzato la situazione locale. “Nell’ultimo anno sono arrivate al servizio 319 persone residenti nei sette Comuni della vallata, di questi una 60ina sono i cosiddetti nuovi casi”. Numeri comunque importanti, nonostante in Valtiberina è presente un servizio di prevenzione che nel 1998 – a livello nazionale – fu considerato uno dei primi progetti pilota: ovvero, andare in strada a intercettare la persona che ha bisogno di aiuto. “Negli ultimi anni – aggiunge il dottor Marco Baldi – registriamo anche un cambiamento analizzando i dati: arrivano al servizio ragazzi sempre più giovani, spesso anche minorenni; cresce il consumo di sostanze pure tra la popolazione femminile e si tende durante la stessa serata a fare dei mix tra stupefacenti vari e bevande alcoliche. Prima il rapporto tra uomo e donna era di circa otto a due; oggi assistiamo a una rincorsa del genere femminile verso i consumi”. Dottore, quali sono le droghe più diffuse? “L’eroina non è scomparsa – afferma Baldi – bensì è rimasta più o meno costante: anche nei ragazzi che arrivano al nostro servizio per cocaina o pasticche, poi quando vado a fare l’analisi dell’indagine si nota che periodicamente, saltuariamente o alternativamente l’eroina viene utilizzata. Inoltre, rispetto al passato abbiamo la diffusione delle droghe stimolanti: quelle che in pratica aumentano la performance e fanno sballare tutta la notte”. Ma il Ser.D con direttamente il dottor Marco Baldi scende in strada per campagne di prevenzione ben mirate nei confronti sia dei giovani che non. “Registriamo anche un ritardo medio di ingresso al servizio di circa 6-8 anni – sottolinea – un po’ troppo: tenendo conto che aiutiamo anche minorenni, basta poco per capire che si inizia presto a utilizzare tali sostanze. Andiamo noi, quindi, nei contesti del divertimento notturno con l’operativa di strada: un progetto che va avanti oramai da anni tra Asl e Comune con l’obiettivo di andare a intercettare il prima possibile la parte sommersa che alla fine risulta la più pericolosa; statisticamente, solamente il 50 per cento (più o meno) viene al servizio a chiedere aiuto, seppure con un netto ritardo. Come Ser.D, quindi, attraverso progetti mirati vogliamo aiutare queste persone: abbiamo, per esempio, l’etilometro ma osserviamo attentamente anche i vari individui. Essendo il ventesimo anno di questo servizio qua in Valtiberina, inoltre, per il mese di dicembre è programmato un convegno per illustrate come sono cambiate le cose in questo lasso di tempo”.
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