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Consiglio comunale di Arezzo: le interrogazioni

Preoccupante la situazione economica di Arezzo Fiere e Congressi

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La prima interrogazione è stata presentata dal consigliere comunale Meri Stella Cornacchini sul senzatetto morto durante una notte lo scorso ottobre. “Sono molti i luoghi deputati a questo degrado umano e il dormitorio è aperto in una fascia di mesi che lascia scoperti quelli autunnali. La norma di legge stabilisce l'accensione dei caloriferi dal 15 ottobre al 15 aprile e anche il dormitorio potrebbe restare aperto in questo periodo. Mi attiverò per cercare volontari e il consigliere comunale Angelo Rossi ha già dato la sua disponibilità”.

“Il dormitorio è gestito dalla Caritas per quanto riguarda la presenza notturna di personale – ha precisato l'assessore Lucia Tanti – per cui rispetto alla possibilità di ampliare il periodo come richiesto nell'interrogazione la variabile resta quella della disponibilità dei volontari. In questo periodo possiamo registrare nuove disponibilità grazie all'impegno dei centri di aggregazione sociale e del quartiere di Porta del Foro. Adesso prendiamo atto della disponibilità del consigliere comunale Angelo Rossi e raggiungiamo così 10 nuovi volontari. Vediamo se ce ne saranno altri in modo tale da permettere un prolungamento del periodo attuale. Di sicuro il punto fermo è che il dormitorio non sarà aperto tutto l'anno e questo per le motivazioni che ho sempre ribadito: il dormitorio di Arezzo deve essere una risposta di civiltà e non una risposta caotica, diretta a reali bisognosi che intendono stare dentro le regole. Non un nascondiglio”.

Donato Caporali: “la zona di Porta Buia, ogni giorno, è invasa da auto in divieto di sosta con proprietari che aspettano i figli all'uscita della scuola. Ma non è la sola zona della città a essere coinvolta da questo fenomeno, pensiamo alla Tricca. È una realtà che rende pericolosi gli attraversamenti pedonali e le piste ciclabili. Se il fenomeno è causato dal cambio turno degli agenti di polizia locale che non consente di avere pattuglie sufficienti per le strade durante quel determinato orario, chiedo maggiore attenzione alla modulazione dei servizi degli agenti”.

Paolo Lepri: “che fine farà Oro Arezzo 2019? La data prospettata di aprile prossimo è ritenuta congrua al rilancio della manifestazione e delle imprese orafe aretine”?

Il sindaco Alessandro Ghinelli: “il Comune di Arezzo non è stato informato e coinvolto nell'evento e nella sua organizzazione ma sono certo che nella stessa condizione di 'ignoranza' si trovano Provincia, Camera di Commercio, Regione. E questo è un atteggiamento, da parte del management, non accettabile. Più in generale possiamo dire che l'intera struttura non dimostra l'efficienza che ci aspettavamo. Fin dal 2015 avevo sollevato la questione, creando un certo scalpore, poi negli anni a seguire ho mantenuto un profilo discreto registrando tuttavia che le condizioni di Arezzo Fiere sono andate peggiorando. Recentemente ho scritto alla Regione Toscana per cercare di trovare una soluzione anche perché, in passato, la Regione è stata un interlocutore che ha riconosciuto come i Comuni e i territori, che sono i primi beneficiari dell'attività degli enti fieristici, devono guidarne le scelte. Adesso qualcosa sta cambiando: registriamo novità sulla presidenza della provincia, sulla camera di commercio ed è intervenuta una sentenza della Corte di Cassazione che consolida il credito vantato dal Comune sull'Imu non versata. Proprio in relazione a quest'ultimo aspetto, il fatto di essere creditori dell'ente fieristico non ci consente di trasferire beni allo stesso, e penso all'area dell'ex campo scuola dove dovrebbe sorgere un ampio parcheggio di pertinenza di Arezzo Fiere e Congressi. Ho fatto una proposta: di procedere con l'acquisizione dell'auditorium esistente a scomputo del nostro credito fiscale. Vediamo se portiamo in fondo questa operazione, dopo di che potremo gestire l'auditorium secondo criteri di efficienza e con destinazioni adeguate, procedere con l'ex campo scuola e il parcheggio e non dimentichiamo che vicino sorge l'area ex Lebole che ci auguriamo partirà a breve con possibilità di connessioni viarie e ulteriori aree di sosta per il rilancio generale dell'area”.

Francesco Romizi ancora su Arezzo Fiere e Congressi: “dai dati riportati nel suo bilancio, si evince una situazione preoccupante. Chiedo perciò il parere del sindaco sulla situazione economica dell'ente fieristico. Non è il caso di invitare i membri del cda a un incontro pubblico con il Consiglio Comunale? Possiamo vedere la copia originale del contratto fra Arezzo Fiere e Ieg”?

“La reale consistenza di quel contratto – ha specificato il sindaco Alessandro Ghinelli – non era nota ad alcuna amministrazione pubblica fin quando il segretario  generale della provincia, alcuni mesi fa, ha chiesto e ottenuto accesso agli atti. Questo per dire in quale situazione ha dovuto pronunciarsi il Consiglio Comunale, tuttavia devo dire che rispetto a questa mancanza di consapevolezza l'unico socio di Arezzo Fiere e Congressi che ha adottato correttamente una delibera, grazie anche all'ottima istruttoria del funzionario, purtroppo scomparso, Giuseppe Bassi, è proprio il Comune di Arezzo che all'epoca approvò il contratto e quello che si porta dietro ma con stringenti vincoli e condizioni poi non rispettate. Conseguentemente, non abbiamo votato il trasferimento delle fiere orafe a favore di Ieg”.

L’assessore Alberto Merelli: “il Comune di Arezzo ha solo la partecipazione di poco più del 10% in Arezzo Fiere e Congressi ma è evidente che la ricaduta e l'impatto economico dell'ente fieristico sul territorio resta strategico. Abbiamo sempre avuto nel cda una posizione critica nei confronti della gestione attuale. Non ho mai espresso voto favorevole ad alcuna deliberazione, in particolare quelle sui bilanci di esercizio. Principalmente perché i bilanci che ci vengono sottoposti non garantiscono sufficientemente lo sviluppo economico della società. In secondo luogo c'è un motivo più tecnico: non vi sono mai stati presenti i valori corrispondenti registrati nei bilanci del Comune. Mi riferisco a Ici prima e Imu dopo, con un contenzioso che noi consideriamo definitivo a pieno titolo. Mentre per il Comune esiste un credito quasi certo, nel bilancio di Arezzo Fiere gli accantonamenti non risultano mai sufficienti”.

Federico Scapecchi ha chiesto chiarimenti sulle lettere ricevute dai residenti degli immobili di Arezzo Casa. “Nelle comunicazioni, inviate peraltro con posta ordinaria, si chiede di recarsi presso gli uffici di Arezzo Casa entro il 30 novembre per la firma di nuovi contratti. Tutto ciò senza informare in via preventiva i destinatari sugli aspetti contenutistici. Il Comune è al corrente della cosa”?

Simone Chierici: “la Fortezza Medicea ha conosciuto un intervento importante con 10 milioni di investimento di cui 3 a carico dell'amministrazione comunale. Adesso è il momento di capire come utilizzarla. Certamente questa amministrazione ha dato un ottimo impulso per l'aspetto espositivo ma per gli spettacoli ci sono elementi di natura tecnica che pare impediscano il suo utilizzo”'.

“I problemi sono di due ordini – ha precisato il sindaco Alessandro Ghinelli – il primo è l'accessibilità, perché l'ingresso alla Fortezza resta a oggi unico. Gli altri due, presso i bastioni, non sono terminati anche se contiamo di farlo nei prossimi mesi. Risolto questo aspetto resta il problema dell'utilizzabilità dell'ellisse realizzata a supporto logistico del palcoscenico. Quel prato dove dovrebbero trovare posto gli spettatori non è utilizzabile perché nel corso di un intervento di ispezione finalizzato al collaudo del solaio di copertura è stato scoperto che le sue condizioni non sono idonee. E si stanno aggravando. È probabile che questo dipenda dall'aggressività dell'acqua, perché non dimentichiamo che sotto c'è il serbatoio realizzato negli anni Settanta. Il collaudo scade fra 20 mesi e in questo tempo dovremmo porre rimedio alla situazione ma è difficile. Purtroppo scontiamo un errore di valutazione fatto da chi ha progettato quell'ellisse e che non ha tenuto conto di un aspetto così delicato. Oggi, da una parte, non possiamo trascurare la presenza di quel serbatoio funzionale all'acquedotto cittadino, dall'altra che un intervento importante potrebbe causare anche una modifica estetica importante alla parte superiore della Fortezza. Temo che per un periodo consistente, e per cause a questa amministrazione non imputabili, la Fortezza non potrà essere utilizzata per gli spettacoli”.

Luciano Ralli: “manca anche stamani all'ordine del giorno la relazione del collegio dei revisori dei conti. Questo fatto si somma allo stop che si è registrato in sede di discussione del Pums, che non a caso oggi non è stato ripresentato”.

Angelo Rossi: “chiedo quali soluzioni l'amministrazione comunale intende prendere nei casi di recupero dei gatti abbandonati da parte dei cittadini che pare non possano contare sul sostegno di alcun ente pubblico, per le colonie di gatti e la loro sterilizzazione, per i cani vaganti che oramai sono in molte strade. Non è chiaro chi debba intervenire in prima battuta, se il cittadino o l'accalappiacani”.

Angolo Rossi: “sabato scorso c'è stata la prima giornata del processo di partecipazione per la stesura dei nuovi strumenti urbanistici. Lo ritengo un processo virtuoso e nulla di tutto ciò si può dire per il Pums. Chiedo se la giunta non reputi necessario ritirare in via di autotutela il Pums perché inficiato dal mancato rispetto delle norme nazionali e regionali e riaprire la procedura di partecipazione sul modello urbanistico. Un accenno specifico lo dedico al problema di Ponte Buriano per il quale si è affacciata l'idea di un secondo ponte”.

Anche Donato Caporali ha ribadito che “per il Pums è mancato un percorso partecipato che deve essere un approccio assolutamente prioritario”.

Francesco Romizi sempre sul Pums: “quali sono le idee dell'amministrazione comunale sulla pedonalizzazione del centro storico”?

Il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini: “le perplessità evidenziate nella pregiudiziale saranno sviscerate e decideremo se riportare la pratica in Consiglio Comunale o ripartire con il percorso di partecipazione. Che in ogni caso c'è già stato, specie con la Fiab”.

Il sindaco Alessandro Ghinelli: “la previsione di un secondo ponte a Ponte Buriano mi trova d'accordo. Il fatto che si possa fare in maniera compatibile con quell'ambiente naturale delicato e di pregio è un aspetto ulteriore. Ma se ci poniamo in una logica di crescita sostenibile, e non di decrescita felice, sono certo che abbiamo le capacità per realizzarlo. Nel Pums abbiamo preso in esame anche il tema della variante alla strada 71 e del suo ricongiungimento proprio la zona di Ponte Buriano. Abbiamo dinanzi tre soluzioni: il sotto-attraversamento della frazione di Quarata, l'ostacolo tradizionale a questo eventuale ricongiungimento, una seconda che privilegi l'area di Indicatore e dello scalo merci e la terza consistente in un tratto stradale che ripercorra una parte dell'argine della futura cassa di espansione dell'Arno. Sono per la prima soluzione. Anche se poi, pongo una questione dirimente: chi lo paga questo secondo ponte? Per quanto riguarda la pedonalizzazione del centro storico, il Pums si pone dei temi per oggi e a questi cerca di dare risposte adeguate, in particolare su viabilità urbana, ztl e parcheggi. Un altro discorso è vedere la città fra 20 anni, avere una visione strategica. E la mia idea di città intende dare le ali ad Arezzo per puntare, come le altre città d'Europa, su accoglienza e turismo. Il percorso è ovviamente proiettato almeno lungo un decennio, la pedonalizzazione non sarà compresa nell'attuale Pums”.

Alessandro Caneschi ha posto la questione delle scale mobili, “sempre funzionanti a singhiozzo”. Il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini ha risposto che “si tratta di un  trascinatore danneggiato che domani verrà sostituito”.

Donato Caporali: “esiste intenzione di emettere un'ordinanza per impedire il traffico veicolare dei mezzi pesanti su Ponte Buriano?”

 

 

Redazione
© Riproduzione riservata
13/11/2018 15:42:48


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