Merkel al Parlamento Ue: “Nazionalismi ed egoismi non devono risorgere”
La cancelliera tedesca: «Sui migranti dobbiamo rinunciare a un pezzettino di sovranità»
Un monito perché l’Europa resti unita e «non risorgano nazionalismi ed egoismi» che hanno condotto il Vecchio Continente alla guerra. Ma anche un appello a un’Europa «più strutturata» che non «si pietrifichi» senza riuscire ad adattarsi alle esigenze attuali. Perché la costruzione comunitaria nata sulle macerie della Seconda Guerra mondiale «è la nostra migliore chance per un benessere e una pace durature e sicure»: ha quasi il tono del lascito politico il discorso pronunciato da Angela Merkel in quello che potrebbe essere l’ultimo intervento da cancelliera tedesca di fronte alla plenaria del Parlamento europeo, dopo la sua decisione di non ripresentarsi nel 2021. Un affresco sul futuro dell’Ue tutto calibrato sulla messa in comune delle sfide, che arriva da una leader spesso criticata come refrattaria a ogni reale passo avanti verso una più sostanziale integrazione europea. Invece, assicura Merkel, «la Germania ha sempre giocato un ruolo nel garantire obiettivi ambiziosi».
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