Discarica abusiva di Badia Tedalda: avviso di garanzia per il sindaco e per un tecnico comunale
Indagati per responsabilità oggettiva in concorso sulla gestione del sito
Avviso di garanzia per il sindaco Alberto Santucci e per il responsabile dell’ufficio tecnico comunale di Badia Tedalda. Lo ha firmato nella giornata di lunedì il pm Laura Taddei. Motivo? Concorso di entrambi nel sistema - ritenuto illecito - di gestione della discarica abusiva sequestrata circa un mese dai carabinieri forestali assieme all’Arpat, anche se più volte è stato sottolineato che i rifiuti non hanno alcun grado di pericolosità. Si tratta, nello specifico, del sito ubicato in paese, nelle vicinanze della zona degli impianti sportivi e sul quale il locale comando Stazione aveva puntato gli occhi da tempo. Il primo cittadino del Comune dell’Alta Valmarecchia si ritrova così formalmente indagato perché nei suoi confronti è stata ravvisata una responsabilità oggettiva assieme a quella del pubblico dipendente, data dal fatto che la discarica si trova in un terreno di proprietà della municipalità badiale e che da quest’ultima è appunto gestita: all’interno di essa, i militari avevano trovato rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata (servizio peraltro pagato dalla collettività) e dalla manutenzione delle strade, vedi pezzi di asfalto e di guard-rail, nonché cartelli della segnaletica. Relativamente a terra e rocce, da ricondurre a operazioni di scavo effettuate in passato, un altro avviso di garanzia è scattato a carico della precedente amministrazione, che aveva in automatico autorizzato l’accumulazione di questi materiali dietro la palestra, invece di assicurarsi che venissero smaltiti in appositi centri per il loro recupero. La discarica – stando a quanto risulta – sarebbe stata utilizzata con una certa frequenza, con assieme le segnalazioni relative proprio al conferimento di rifiuti dei generi sopra specificati, che non avrebbero dovuto essere conferiti in quel luogo. L’intervento di forestali e Arpat era volto anche a restituire la giusta dignità all’immagine di Badia Tedalda e alla fama che si è meritatamente conquistata, quella cioè di “capoluogo” della selvicoltura. E intanto, continua il “braccio di ferro” fra il sindaco e l’Arma, iniziato nell’estate di due anni fa con il blocco dei lavori alla variante sulla 258 Marecchiese; appena pochi giorni fa, Santucci si era visto togliere la “famosa” sanzione di poco più di 80 euro per le pecore in divieto di sosta. Un risultato che, con gli ultimi freschi sviluppi del caso discarica, rischia adesso di trasformarsi nella classica vittoria di Pirro.
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