Fissato il costo delle tariffe telefoniche nell’Ue: 19 centesimi al minuto, 6 per gli sms
Approvate le nuove regole per le chiamate. Si partire dal 15 maggio 2019
Dopo l’abolizione di costi di ricezione all’estero, arriva anche il taglio dei costi per le chiamate fuori dal proprio Paese. Il Parlamento europeo completa la rivoluzione a dodici stelle della telefonia, imponendo limiti tariffari uguali per tutti all’invio di messaggi di testo e alle telefonate verso gli altri Stati membri dell’Ue. Dal 15 maggio 2019 per telefonare da Roma a Madrid, o da Lisbona a Stoccolma, si spenderà massimo 19 centesimi al minuto per le conversazioni, e massimo 6 centesimo per ogni sms scambiato con il proprio interlocutore. I deputati europei riuniti a Strasburgo non hanno avuto dubbi sui benefici del provvedimento, approvato a larghissima maggioranza (584 «sì», 42 «no», 50 astensioni), per un voto dall’esito talmente annunciato che qualcuno ha addirittura «rotto le righe» diffondendo reazioni ufficiali al voto prima ancora che questo avesse effettivamente luogo in Aula. È il caso di Dita Charanzovà, europarlamentare ceca dei liberali (Alde), e tra i relatori del testo, che ha diffuso un note stampa un po’ prima del previsto.
Si completa la riforma del telefonino Ue
La limitazione dei costi telefonici intra-europei si aggiunge all’abolizione del roaming entrata in vigore il 15 giugno 2017. Allora si eliminavano i sovraccosti per poter rispondere all’estero, derivanti dall’affitto della rete telefonica che il gestore nazionale imponeva all’operatore straniero per poter garantire i propri servizi oltre confine. Sono stati abbattuti i costi per rispondere dal proprio cellulare, in sostanza. Adesso si taglia la bolletta per effettuare telefonate internazionali, nei confini dell’Ue.
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