Il governo di Theresa May perde pezzi, dopo il sì alla Brexit lasciano in quattro
Esulta Farage. Raab: "Penalizzazione per l'integrità del Regno Unito"
Governo May a pezzi sulla Brexit. Dopo il sì collegiale di ieri, si dimettono tre ministri in dissenso dalla premier. Lascia in particolare il ministro per la Brexit Raab, affermando di non poter sostenere l’accordo. Con lui anche la responsabile del Lavoro McVey. Se ne va per protesta anche il ministro per l’Irlanda del Nord, Shailesh Vara, deplorando che la bozza sia a suo parere destinata a lasciare il Regno Unito «a metà» del guado e non dia garanzia definitive che l’Irlanda del Nord non abbia alla fine relazioni con l’Ue più profonde rispetto al resto del Paese. Si è dimessa poi anche la sottosegretaria alla Brexit Suella Braverman. Esulta Nigel Farage, il leader degli euroscettici: «Ogni membro del gabinetto che è un autentico Brexiteer deve dimettersi subito o non sarà più attendibile, questo è il peggior accordo della storia». Farage si congratula con Raab: «Ben fatto; ancora qualche altro e ci libereremo di questo primo ministro e della sua doppiezza». Raab si è dimesso con motivazioni ultra euroscettiche, in disaccordo per una Brexit che penalizzerà a suo dire l’integrità del Regno Uniti e soprattutto l’Irlanda del Nord.
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