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Sansepolcro, consegnato il premio "Cultura della Pace" a Cecilia Sarti Strada

Ieri prima tappa davanti alla Resurrezione di Piero: "Una vera e propria emozione"

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“Una vera e propria emozione vedere per la prima volta questo capolavoro e per giunta restaurato”, ha commentato mentre era accompagnata dal presidente dell’associazione, Leonardo Magnani. Prima tappa della giornata biturgense al museo civico, davanti alla Resurrezione di Piero della Francesca, per Cecilia Sarti Strada, alla quale ieri è stato consegnato il premio nazionale “Cultura della Pace – Città di Sansepolcro”. È lei, filantropa e scrittrice, la vincitrice dell’edizione 2018, la 14esima della serie: “Non appena mi era stata a suo tempo comunicata la notizia – ha detto la Sarti Strada – mi sono subito sentita onorata di riceverlo, tanto più che l’altro riconoscimento, il premio “Nonviolenza”, è stato assegnato ad Anna Bravo, persona che stimo moltissimo”. Purtroppo, a causa di un incidente stradale nel quale è rimasta coinvolta venerdì, la professoressa Bravo non è potuta più venire, anche se per fortuna le sue condizioni sono buone. Figlia di Teresa Sarti e Gino Strada, fondatori dell’ong “Emergency”, Cecilia Sarti Strada è stata presidente della stessa associazione, dalla quale ha ricavato un’esperienza fondamentale: “Assistere i malati sul “campo” – ha dichiarato - ti insegna tante cose e ti fa capire quanto ci sia ancora da lavorare nel mondo per costruire una pace che abbia il suo fondamento nei diritti di tutti”. Già, la revisione dei rapporti internazionali e un legame dei rapporti commerciali con il rispetto dei diritti umani sono le battaglie per le quali sta mettendo il suo impegno (ha citato anche l’Italia, che continua a esportare armi) e che sono alla base del premio conferitole dalla comunità di Sansepolcro. “Un Paese nel quale esistono ospedali e servizi ha già una base solida per vivere in regime di pace; al contrario, si alimentano situazioni foriere di guerra, che qualcuno considera alla pari di una calamità ma che in realtà non sta così, perché le calamità vengono da sole, mentre la guerra è un qualcosa di voluto, dal momento che non si mettono in modo la ragione e altri metodi non violenti quali la mediazione”. Prima della parentesi protocollare, l’incontro oramai tradizionale di metà mattinata con gli studenti delle scuole superiori: “Sono loro il futuro, sono loro uno fra i veicoli più efficaci per sperare che il contesto mondiale si evolva nella direzione auspicata. Siamo comunque anche noi con i nostri comportamenti giornalieri, che spesso consideriamo piccoli contributi ma che in realtà piccoli non sono, ad avere in mani un grande potere: sommando i singoli contributi, otteniamo un qualcosa di grande. La guerra lascia segni brutti in chiunque, poveri o ricchi che siano: la pace rende tutti ricchi”.  

Nella foto: Cecilia Sarti Strada durante la cerimonia di consegna, insieme al sindaco Mauro Cornioli e a Leonardo Magnani presidente dell'Associazione Cultura della Pace

Redazione
© Riproduzione riservata
18/11/2018 07:26:23


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