Inchiesta sulle presunte combine: tre aretini rinviati a giudizio
L'accusa è quella di frode sportiva
La procura della Repubblica di Prato, ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex calciatore del Foiano Filippo Zacchei, l’ex allenatore Luca Brini, l’ex giocatore della Bucinese Christian Prosperi, nell’ambito dell’inchiesta sui tentativi di aggiustare le partite nei campionati dilettantistici della Toscana. L’accusa è di frode sportiva. I calciatori erano entrati nell’inchiesta a margine del filone centrale, legato all’ingresso illegale in Italia di minorenni africani. Nel mirino due personaggi in particolare, Filippo Giusti, presidente della Sestese, e Paolo Toccafondi, all’epoca ad del Prato: dai loro contatti, secondo la procura, veniva attivato l’ingresso in Italia dei minori. Giusti sarebbe anche la figura centrale nei tentativi di alterare i risultati di alcune partite. Due le gare riguardanti la Bucinese: in casa con la Lastrigiana il 2 aprile 2017 (3-2 per gli ospiti) e in trasferta del 23 aprile a Figline con il Valdarno (2-0 per i padroni di casa). Giusti, con la complicità di Stefano Fiorini (tesserato della Fiorentina come preparatore atletico), secondo le accuse avrebbe offerto una somma di denaro ad alcuni giocatori della Bucinese per sconfiggere la Lastrigiana in modo da mandarla ai play out, favorendo Sestese e Porta Romana. Prima del match sarebbe stato contattato il calciatore bucinese Christian Prosperi e avanzata la proposta dell’offerta di denaro. Ma a vincere fu la Lastrigiana. Analogo quadro per Valdarno-Bucinese, con Giusti che offre agli aretini un premio a vincere attraverso il contatto con Prosperi. Pure in questo caso nulla si concretizzò perché la Bucinese perse la partita. Eccoci al Foiano, il match è quello del 23 aprile 2017 in trasferta contro la Nuova Chiusi. Secondo le accuse Giusti offre denaro a vincere ai calciatori del Foiano, il tutto per favorire la Sestese, diretta concorrente dei senesi.
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