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Rimborsi ai risparmiatori: la confusione regna sovrana

Ad essere applicate saranno le norme scritte e non le intenzioni

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Dopo l'uscita, due settimane fa, della insoddisfacente norma sui rimborsi ancora non si conosce la paternità del condono a tutela delle Banche e degli Organi di Vigilanza, e si è creato, probabilmente ad arte, un divide et impera tra le associazioni dei risparmiatori assai poco funzionale al soddisfacimento delle nostre istanze.
Assistiamo ad una confusione senza precedenti dove, nella stesura degli emendamenti di modifica alla norma, gli stessi due sottosegretari incaricati, da una parte Villarosa, dall'altra Bitonci, sembrano a loro volta andare su due binari diversi.
Da una parte Villarosa esorta la creazione di una cabina di regia con i rappresentanti veneti, chiedendo loro di riuscire nella stesura di un testo unico, che tra l'altro, non accoglie le richieste di modifica dei rappresentanti delle 4 banche risolte,  non nominando neppure gli obbligazionisti, dall'altra Bitonci inaspettatamente anticipa i tempi annunciando alle agenzie la presentazione di un emendamento firmato Lega, dall'altra ancora il Vice premier Di Maio incontra una delle Associazioni venete più critiche con il provvedimento instaurando un dialogo che non prevede il coinvolgimento di altri.

Cosa si pensa di ottenere dando in carico alle Associazioni, (bellicose tra loro perché in conflitto di interessi) la responsabilità della stesura di un testo che accontenti tutti? Non dovrebbe essere in capo al Ministero dell'Economia una tale responsabilità? non dovrebbe essere il Mef stesso il garante di un'operazione chiara di discernimento delle varie richieste di modifica?
Pretendiamo quindi che si faccia una esemplare chiarezza sulla vera volontà politica di rimborsare i risparmiatori coinvolti dalla gestione criminale di quelle banche, con il benestare degli organi di controllo, e sulla volontà di non dare alcun salvacondotto alle banche e ai banchieri che hanno compiuto quei.
Per questi motivi ribadiamo ancora di più l'esigenza di un incontro di garanzia con i Ministri Salvini e Di Maio, in quanto appare fin troppo evidente e irritante la volontà degli interlocutori avuti fino adesso di proseguire con il gioco delle tre carte.
 
Letizia Giorgianni
Associazione Vittime del Salvabanche

Luigi Ugone
Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza
 

Redazione
© Riproduzione riservata
19/11/2018 19:24:19


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