Battaglia per il mantenimento dell’autonomia dell'Istituto scolastico Voluseno
Renzi: la scuola di Sestino deve rimanere così com’è
A guardare i temi, le proposte e i dinieghi emersi nella Conferenza zonale dell’istruzione, tenutasi oggi 19 novembre a Sansepolcro, è evidente che la montagna, la sua scuola, se la debba tenere stretta così com'è.
Il Presidente della Conferenza Gabriele Marconcini ha illustrato ai presenti lo stato dell’arte fornendo spunti e riflessioni in presenza del Provveditore Roberto Curtolo che a sua volta ha fornito dettagliati resoconti e un quadro chiaro della situazione. I numeri non ci sono e Sestino e Badia devono aggregarsi ad una scuola del fondovalle.
Tuttavia, è evidente, non ci sono le condizioni, e la scuola di montagna deve rimanere così com’è, anche se i numeri non raggiungono la soglia minima per l’autonomia. Questa, in sintesi, la posizione di Sestino, rappresentato dallo scrivente Sindaco e dal capogruppo di minoranza consiliare. Posizione ribadita in conferenza zonale per l’istruzione e in linea con la posizione dell’Amministrazione comunale di Badia Tedalda, rappresentata dal Sindaco Alberto Santucci e dal vice-Sindaco Ivano Sensi.
In avvio dei lavori, giunge anche il sostegno del nuovo Presidente della provincia di Arezzo, Silvia Chiassai, con una articolata lettera dove si sottolinea l’importanza del mantenimento dei presìdi educativi nelle aree periferiche. Del resto, la Provincia ha sempre sostenuto l’autonomia dell’Istituto comprensivo Voluseno di Sestino e Badia Tedalda, fin da quando nel 2012 vi fu nottetempo un tentativo di accorpamento col comprensivo di Anghiari. Rispedito al mittente grazie alla Provincia, ai sindacati e ad una raccolta di firme dei genitori di Sestino.
Oggi ci risiamo, non abbiamo i numeri per l’autonomia e dobbiamo “dimensionarci”? Questo è il diktat giunto dalla Regione. E questa la nostra risposta: non ci sono le condizioni.
Le scuole di fondovalle ci hanno spiegato che non ne vogliono sapere di un eventuale accorpamento, perché non vi sono sufficienti rassicurazioni in merito ai posti di lavoro, specialmente del personale Ata e delle segreterie.
Ci stiamo battendo da quattro anni per portare in montagna servizi e risorse col megaprogetto delle Aree Interne, i cui primi effetti cominciano a vedersi proprio ora col progetto “nidi di montagna” sia a Sestino che a Badia Tedalda. Siamo all’inizio di un percorso nato in montagna e che dalla montagna occorre continuare a governare. Da una parte la Regione investe, investe l’Europa, investe lo Stato sulla fascia appenninica più debole. Dall’altra si tolgono servizi e si allontanano i centri decisionali dalle comunità sparse, relegandole così ad essere ancora più sparse?
Allora non ci stiamo e non vorremmo far sentire la nostra scuola come “la Sora Camilla che tutti la vogliono e nessuno la piglia!”
E’ vero che la scuola di Sestino e Badia Tedalda ha avuto da oltre dieci anni un trattamento di favore, con risorse aggiuntive, con un’attenzione particolare sia da parte dell’Ufficio scolastico regionale che dalla Regione ma, tengo a ribadirlo, non si è trattato di un favore fine a se stesso ma di un giusto compenso per un territorio che ha subito e subisce tutti I giorni la spoliazione dei servizi, la rarefazione delle risorse in tutti i settori, la marginalizzazione a tutti i livelli. Ora basta.
L’esito dei lavori della Conferenza zonale, dunque, magistralmente coordinata dall’Assessore Marconcini, restituisce un unico punto votato all’unanimità: mantenimento dello stato attuale e salvaguardia dell’istituto comprensivo Voluseno, almeno fino a messa a regime del progetto Aree Interne.
La parola passa alla Regione.
Il Sindaco di Sestino
Marco Renzi
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