Contro la violenza sulle donne Napoli sperimenta lo smartwatch che lancia l’Sos
Basta toccare lo schermo e parte un’apposita chiamata al «112»
Per difendersi chiedendo aiuto basterà un «touch»: sfiorare con un dito lo smartwatch. La chiamata alla centrale operativa dei carabinieri partirà senza dover fare una telefonata e senza che sia necessario riferire tutto quello che sta succedendo. Il nuovo protettore per le donne vittime di violenza domestica o stalking è un orologio quasi invisibile ma molto intelligente. Per il momento è una sperimentazione, che inizia in provincia di Napoli, grazie alla collaborazione tra il comando provinciale dei carabinieri, l’associazione «Woman care trust», la fondazione «Vodafone Italia» e la società Intellitronika. Il progetto «Mobile angel» consentirà alle forze dell’ordine di tenere sotto controllo le persone che hanno già subito abusi tra le mura domestiche e, allo stesso tempo, assicurerà alle vittime una protezione davvero continua, in ogni luogo, giorno e notte. Lo smartwatch antiviolenza sarà in grado di monitorare i movimenti e sarà costantemente collegato con la centrale operativa. Un canale sempre aperto, una vera scorta digitale. Sempre pronta a entrare in azione, in silenzio, senza che i mariti violenti o gli autori delle molestie si rendano conto che è stato richiesto l’intervento dei carabinieri. Perché ottenere l’intervento di una pattuglia sarà davvero facilissimo, basterà sfiorare lo smartwatch. «Il progetto - spiegano dal comando provinciale di Napoli - prevede la consegna del dispositivo alle vittime di violenza di genere, che abbiano preventivamente prestato il proprio consenso. Il progetto sarà esteso al territorio di competenza della Procura della Repubblica del capoluogo campano».
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