Legittima Difesa, alla Camera Forza Italia con la Lega
Nuova prova di tenuta del governo con il Movimento 5 Stelle
Dopo l’anti corruzione e il decreto sicurezza potrebbe essere la legittima difesa la prossima prova di tenuta per la maggioranza giallo verde, con la Lega decisa a ridurre ulteriormente la punibilità di chi si difende da un’aggressione, e il Movimento che insiste sulla proporzionalità a scanso di possibili “derive” da far west. Approvato al Senato il 24 ottobre anche con i voti di Fi e Fratelli d’Italia, il testo riconosce sempre la difesa legittima. Complice, allora, l’intesa sul decreto fiscale (e la pace fatta in maggioranza sul caso della manina e del condono anche per i capitali all’estero) il dissenso dei Cinquestelle era rientrato, e i 7 emendamenti correttivi ritirati. Alla Camera, però, qualcosa potrebbe riemergere. Non è un caso che già prima dell’estate la proposta, firmata dall’azzurro Zanettin, non sia stata calendarizzata in Commissione Giustizia presieduta da Giulia Sarti, consentendo così al Senato di discutere del tema in prima battuta, in una Commissione a guida Lega e non M5s. Soprattutto, su due provvedimenti successivi, il Ddl spazza corrotti caro al M5s e il Dl sicurezza caro alla Lega, la tenuta della maggioranza è stata messa alla prova tra fughe in avanti, sospetti reciproci e dissensi celati. E’ in questo clima che ora si riprende alla Camera. “A gennaio ci sarà la nuova legge sulla legittima difesa”, assicura da ieri Matteo Salvini. La Commissione Giustizia inizierà a discuterne da mercoledì prossimo, ma difficilmente l’Aula voterà il testo prima di gennaio (impegnata prima tra Legge di Bilancio e decreto fiscale), e non è da escludere un terzo passaggio al Senato.
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