Due podi per l’Arezzo Karate 1979 al Campionato Nazionale Csen

Un argento e un bronzo per l’Arezzo Karate 1979 al Campionato Nazionale Csen di Fidenza. La quarantenne società è scesa sul tatami con tre atleti che si sono messi alla prova con i coetanei di tutta Italia e che, alla fine, sono riusciti a centrare ben due podi tricolori. La medaglia più prestigiosa è merito di Marco Pastorini del 1999 che ha conquistato l’argento nei 60kg della categoria Senior dopo aver brillantemente vinto tre incontri che lo hanno portato fino alla finalissima dove ha ceduto il passo solo al campione del mondo Matteo Landi della bresciana Master Rapid Skf che, con la sua presenza, ha testimoniato l’alto livello tecnico della competizione. Particolarmente positiva è risultata anche la prova di Marco Paglicci nei 70kg degli Junior che ha superato due incontri ma ha perso di misura nella finale di poule, cogliendo comunque un meritato bronzo. Non è invece salito sul podio il veterano del gruppo, Roberto Paglicci, che nei 75kg dei MasterC 45-50 anni ha perso per una squalifica e non è riuscito ad arricchire un palmares che, solo nel 2018, l’ha visto conquistare il titolo italiano e la Coppa Italia nelle manifestazioni federali della Fijlkam.

Oltre ai “grandi” al Campionato Nazionale Csen, l’Arezzo Karate 1979 ha partecipato anche al Gran Premio Giovanissimi di Prato con i suoi atleti del settore pre-agonistico. Un gruppo di sedici bambini e ragazzi tra i quattro e i tredici anni si è messo alla prova con i coetanei di tutta la Toscana in un divertente programma non competitivo di giochi, prove tecniche, percorsi motori e combattimenti, con alcuni di loro che hanno vissuto le emozioni del debutto in una manifestazione ufficiale. «Le medaglie tricolori di Pastorini e Paglicci rappresentano due belle soddisfazioni - commenta Alessandro Balestrini, direttore sportivo dell’Arezzo Karate 1979, - ma un motivo di gioia ancor più grande è rappresentato dall’entusiasmo e dalla felicità dei nostri bambini che hanno partecipato al Gran Premio Giovanissimi e che rappresentano il vero futuro della nostra società».