Intervista con Carlo Checcaglini dirigente della Tiferno 1919

La chiacchierata settimanale in casa Tiferno 1919 la facciamo stavolta con l'imprenditore Carlo Checcaglini, uno dei pezzi pregiati della società ed ovviamente facente parte del comitato esecutivo del sodalizio biancorosso.

Brucia un po' la sconfitta di domenica?

"Un pochino brucia, come tutte del resto, però va visto anche il contesto. L'avversario era importante, ha giocatori di categoria e anche oltre come Agostinelli, Bambini, Mariotti, Ceppodomo e un allenatore importante come Borgo, poi come si suol dire, la palla è rotonda e può capitare la giornata un po' storta. Siamo comunque assolutamente contenti dell'andamento della squadra, siamo ambiziosi, abbiamo un progetto importante. Il torneo è lungo e difficile, ci può stare un passo falso. Forse domenica è venuta un po' meno la reazione come quella registrata contro il Ventinella, i ragazzi hanno cercato di riprenderla da soli più che di squadra, ma c'è assolutamente grande fiducia nei confronti della squadra e nello staff tecnico da parte della società".

Restano sempre cinque i punti margine: non è certo un bottino da buttar via...

"Avremmo messo la firma. Il presidente Bianchi diceva in estate di voler chiudere con sette punti di vantaggio il girone di andata, speriamo di rispettare le massime volontà presidenziali".

E' arrivato Tadi: una risorsa necessaria per ampliare la rosa.

“E' un ragazzo classe 1996 che abbiamo valutato anche in estate, poi si è scelto di farlo maturare ulteriormente con Della Monica al Madonna del Latte San Secondo dove ha fatto molto bene. E' una mossa che conferma la buonissima sinergia che c'è proprio con la Madonna del Latte San Secondo. Per il resto siamo alla finestra, valutiamo se c'è da fare qualche ritocchino, ma stiamo cercando soprattutto in prospettiva.”

Domenica derby a Selci: tappa importante

"E' una buonissima squadra, guidata da un buonissimo mister, la loro classifica non rispecchia le reali doti selciarine ed hanno assoluto bisogno di punti. Mi dispiace per gli amici di Selci ma noi dobbiamo cercare di riprendere il nostro cammino".

Delle inseguitrici ce n'è una che temi più delle altre?

"Una in particolare no, anzi ce ne sono diverse. Inizialmente qualche esperto aveva detto che la Promozione quest'anno aveva perso qualcosa e invece secondo me è livellata verso l'alto. Ci sono tante squadre attrezzate per fare bene, sarà una battaglia fino all'ultima giornata".

Dove può e dove vuole arrivare questo Tiferno 1919?

"Il progetto nato in estate prevede di riportare il calcio tifernate nelle categorie che gli competono, ma è un progetto a lungo termine, non so quanto ci metteremo, due, tre, quattro anni. Il nome è quello storico e noi ci siamo presi onore ed onere di riportare il calcio dove gli compete e siamo aperti a tutti, anche ai cugini del FC Castello. Del resto collaboriamo in maniera concreta con tutte quelle società che vogliono contribuire a riportare il calcio tifernate dove merita, vedi con Madonna del Latte San Secondo e Cerbara".

Che è esperienza è per Checcaglini far parte del Tiferno 1919?

“Bellissima, sono partito con entusiasmo, ho conosciuto persone importanti, interessanti e serie che come me hanno a cuore il bene del calcio tifernate. Sono stato all'epoca anche fautore anche della fusione Mdl-San Secondo e credo che questo sia il momento di stare uniti: abbiamo un presidente importante come Roberto Bianchi, persona di carattere e di spessore, ma anche con la capacità non comune di condividere con tutti i suoi collaboratori le decisioni che si prendono. Il sogno? Avere un Tiferno con tanti tifernati in campo!”