Vandali devastano piante e vasi nel parco: ripresi dalle telecamere del Comune
"Non è la prima volta, però qua c'è l'occhio elettronico. Sono giovani", afferma il primo cittadino
“Mercoledì pomeriggio è stato compiuto l'ennesimo atto di vandalismo nel nostro territorio, più esattamente davanti al castello del Palagio Fiorentino, dove sono stati spaccati quasi tutti i vasi delle piante”. Chi parla è il sindaco di Pratovecchio Stia, Nicolò Caleri, nella propria pagina Facebook dopo l’ennesimo atto di vandalismo. “Questa volta, però, il danno è stato commesso in un'area controllata dalla videosorveglianza e così abbiamo potuto consegnare ai carabinieri le immagini dei colpevoli. Ovviamente la denuncia che ho dovuto presentare è verso ignoti, perché ancora i carabinieri devono provvedere all'identificazione, ma mi è stato comunicato che si tratta di un gruppo di adolescenti che quindi, quasi certamente, sono residenti nel nostro Comune. Mentre firmavo quell'ennesima querela, però, a prevalere non era la soddisfazione di essere riusciti a trovare i colpevoli, cosa del resto in passato già avvenuta grazie alle telecamere, bensì la tristezza e il senso di sconfitta per non essere riusciti come comunità a far capire ai nostri ragazzi che la bellezza dei luoghi e dei beni che li circondano è anche una loro ricchezza. Mi è stato detto che nel video si vedono i ragazzi passare allegramente da un vaso a un altro, da un danno a un altro, aggrappandosi in tre ad una palma per riuscire a trascinarla a terra e romperla. E tutto questo in pieno pomeriggio durante un qualsiasi giorno della settimana. Non è la questione del danno, peraltro non banale, ma davvero mi chiedo come mai pur agendo congiuntamente tutti, comune, scuola, servizi sociali, associazioni di volontariato, genitori, purtroppo non siamo riusciti a insegnare a questi ragazzi che rompere qualcosa di pubblico non solo è sbagliato verso la comunità, ma soprattutto è sbagliato verso loro stessi che di quella comunità rappresentano il futuro. In ogni modo, vista la pendenza della querela, invito i colpevoli a presentarsi spontaneamente in caserma assieme ai propri genitori, in quanto un'ammissione di responsabilità potrebbe contribuire a migliorare la loro posizione. Spero che almeno decidano di pentirsi e che i loro genitori ci aiutino a far loro capire l'essenza del loro errore”.
Il Sindaco
Nicolò Caleri
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