Milano, maestro ferito a scuola a calci e pugni: “Sono stati la madre e lo zio di un mio alunno”
Ma si indaga anche sulle tensioni tra l’insegnante, i colleghi e il preside
È stato portato via da scuola in ambulanza il maestro di Matematica di una elementare di Milano. Preso a pugni e a calci - secondo quanto racconta agli investigatori - dalla mamma e dallo zio di un alunno di seconda elementare. L’aggressione c’è stata: l’insegnante, un uomo di 46 anni, è finito all’ospedale Niguarda in codice verde, con qualche trauma e una ferita al volto. Ma i contorni della vicenda non sono chiari, tant’è che - da quello che è emerso - il maestro, in servizio dal primo settembre scorso, nei mesi scorsi ha già ricevuto qualche lettera di richiamo dal dirigente dell’istituto. Siamo in piazza Gasparri, periferia nord della città, e la scuola è l’istituto comprensivo Sorelle Agazzi. Nel pomeriggio è fissato un colloquio coi genitori di un bambino di seconda elementare. All’incontro con l’insegnante si presentano la mamma 25enne e lo zio 28enne dell’alunno. La situazione degenera, si alza la voce, si arriva alle minacce. Poi i due mettono le mani addosso all’insegnante. Lo prendono a calci e pugni. Viene lanciato l’allarme e poco prima delle 17.30 arriva sul posto una volante dell’Ufficio prevenzione generale della Questura. Prima di andar via in ambulanza, il 46enne dice agli investigatori di essere stato «preso di mira», che è colpa degli insegnanti che ce l’hanno con lui, e del preside che sta per notificargli una nuova lettera di richiamo. La motivazione - stando sempre alla versione del maestro - sarebbe il suo orientamento sessuale, che non è gradito all’interno dell’istituto. Ma la versione del maestro al momento non convince a pieno gli investigatori, che sono ancora a scuola, a cercare di ricostruire l’accaduto e capire che cosa ci sia davvero dietro al clima esasperato degenerato nell’aggressione del pomeriggio.
Commenta per primo.