Primarie del Pd, renziani divisi: in campo Giachetti-Ascani
La deputata: «Dare una casa a chi non si riconosce nelle posizioni di Martina e Zingaretti»
A ora di pranzo va in scena alla Camera il gran conclave dei renziani. Assenti Luca Lotti e Maria Elena Boschi, Antonello Giacomelli dà la linea alla truppa allo sbando, almeno un centinaio di parlamentari: «Già a Salsomaggiore Matteo ci aveva fatto capire le sue intenzioni, ora dobbiamo farcene una ragione e andare avanti». L’addio del Capo sembra ormai cosa fatta. E anche la decisione dei renziani di restare nel Pd, per convinzione e per la consapevolezza che Matteo non vuole portarsi dietro zavorre. È sul come restare nel partito che i renziani si dividono. «A questo punto appare difficile sostenere una candidatura di area», esordisce Lorenzo Guerini, il più pragmatico. Lo seguono Andrea Marcucci, Emanuele Fiano, le pasionarie Alessia Morani e Simona Malpezzi. «Convergiamo su Martina per impedire abiure», la linea di Marcucci ispirata alla realpolitik. «Una candidatura non si improvvisa, va costruita. Tra Martina e Zingaretti il primo ci assomiglia di più. E con lui ci sono già nostri amici come Delrio e Richetti», sintetizza la Morani. Guerini viene incaricato si sondare Martina per verificare le compatibilità. «Poi valutiamo tutti insieme». «C’è sintonia su molti punti», viene spiegato dopo un primo contatto tra i due. Ma dentro l’area Martina nessuno è disposto a cambiare più di tanto la linea: «No ad abiure ma sulla questione sociale ci sono stati limiti nella nostra azione di governo». E sul lanciafiamme evocato da Renzi, Martina è netto: «Ora serve ricostruire con ago e filo». Durante il conclave alcuni dicono no all’abbraccio. In primis Roberto Giachetti e Anna Ascani, che alle 18 lanciano con una diretta Facebook la loro candidatura in ticket «in perfetta parità». «C’è bisogno di dare una casa a chi non si riconosce nelle posizioni di Martina e Zingaretti», dice lei. «Io sono libero, il sostegno a Martina non mi convince, vogliamo rappresentare un pezzo del partito», ragiona Giachetti. I due lanciano un appello ai renziani, entro le 18 di oggi devono raccogliere 1500 firme. Il primo step, poi per accedere alle primarie dovranno avere almeno il 5% del voto degli iscritti. Non è scontato, visto che in corsa oltre ai due big resta Francesco Boccia che potrebbe centrare l’obiettivo e superare la coppia Giachetti-Ascani.
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