Usa, condannato a morte si uccide dopo il secondo rinvio di esecuzione
Il 48enne Dozier voleva morire e si è impiccato
Per due volte ha evitato il boia, l’ultima lo scorso luglio, perché il mix di veleni per l’iniezione letale era stato considerato dal giudice non adeguato: avrebbe rischiato di far morire tra mille atrocità il condannato. Ma Scott Raymon Dozier, 48 anni, pluriomicida, da anni nel braccio della morte in un carcere di massima sicurezza del Nevada, voleva morire. E così si è suicidato, impiccandosi nella sua cella con un lenzuolo appeso al condotto dell’aria. Una vicenda che ha inizio nel 2002, quando Scott uccise un uomo e ne smembrò il corpo, con il torso della vittima rinvenuto in una valigia gettata in un bidone della spazzatura di Las Vegas. Ma a Scott è stato attribuito anche un altro omicidio, quello di una persona il cui cadavere è stato scoperto in Arizona, sepolto nel deserto.
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