Il Consiglio di Stato boccia il trasferimento del “Turismo” dal Mibact al ministero dell’Agricoltura
«Manca una visione strategica di insieme», scrivono i giudici
«Non può non essere perplesso» il parere del Consiglio di Stato sul decreto che ha trasferito dal Mibact al ministero dell’Agricoltura le competenze sul settore del turismo. Il testo - scrive il parere di Palazzo Spada - sembra «una mera sommatoria di competenze spostate tra direzioni generali quasi con la tecnica del copia incolla”», priva di una «visione strategica di insieme», e caratterizzato «da una funzione servente del turismo a favore dello sviluppo delle attività agricole, alimentari e forestali». Mancano la bollinatura della Ragioneria dello Stato e gli atti di concerto. «Dal testo emerge non tanto un’opera di coordinamento tra funzioni di amministrazione attiva nel settore agricoltura (nei limiti della competenza statale) intesa in senso generale, quanto piuttosto una mera sommatoria di competenze spostate tra direzioni generali quasi con la tecnica del `copia e incolla´ ma non esattamente corroborate da una visione strategica di insieme che vada oltre la visione settoriale propria del ministero», scrive il parere del Consiglio di Stato richiesto lo scorso 18 dicembre dal Dipartimento per gli affari giuridici della Presidenza del Consiglio.
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