Nuovo stangata sulle spalle dei cittadini
Aumentano i costi bancari e assicurativi
I balzelli inseriti dal ministro dell' Economia, Giovanni Tria, a carico di banche e assicurazioni (5,6 miliardi nei prossimi tre anni) per tentare di far tornare i traballanti conti pubblici avranno ripercussioni sui prodotti offerti alla clientela, dalle polizze ai conti correnti, fino a prestiti. Non sarà lo spread a far salire il costo di mutui e finanziamenti, ma la necessità degli istituti di credito di compensare le nuove uscite. Il fenomeno si era già verificato negli anni scorsi, in occasione della risoluzione delle quattro popolari (Banca Etruria & C.) finite in default. Il salvataggio fu fatto ad opera del sistema creditizio, attraverso il Fondo interbancario di risoluzione, ma il salasso fu rapidamente riversato sui consumatori, attraverso l' aumento delle tariffe. Lo stesso accadrà nei prossimi mesi. Ma quella di banche e assicurazioni non è l' unica bastonata "occulta" che si prepara ad arrivare sulla schiena degli italiani. Fonti molto attendibili dicono che circa l' 80% dei governi regionali e locali approfitterà dello sblocco degli aumenti di Irap, Imu, Tasi e addizionale Irpef disposto dall' esecutivo per compensare gli enti dei minori trasferimenti pubblici dallo Stato centrale. Una botta che rischia di dare il colpo di grazia al mercato immobiliare, già moribondo. Dal 2010, appena prima dell' introduzione dell' Imu, la riduzione è pari al 22,9%.
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