L’Istat: il Pil a -0,2%, l’Italia è in recessione. Imprese in allarme: “Il 2019 a crescita zero”
Il premier Conte insiste: «Da giugno la situazione migliorerà».
Il Pil del quarto trimestre del 2018 è calato dello 0,2%, anziché dello 0,1% previsto, e l’Italia quindi con due trimestri negativi consecutivi è ufficialmente in recessione tecnica. Ma quel che è peggio è che per l’anno in corso la variazione acquisita è pari a -0,2%. Tant’è che diversi centri di ricerca, da Oxford Economics a Intesa Sanpaolo, prevedono già un 2019 a crescita zero. La situazione ovviamente allarma industriali, che con Vincenzo Boccia chiedono un immediato rilancio degli investimenti; i commercianti, che mettono già nel mirino gli aumenti Iva del 2020, ed i sindacati. Mentre l’opposizione va all’attacco del governo, e tra Di Maio e il Pd si assiste ad uno scambio di accuse reciproche, il presidente del Consiglio tiene il punto. Sui dati del Pil, ripete Conte, non c’è «nessuna preoccupazione, ci interessa concentrarci sul rilancio della nostra economia che avverrà nel secondo semestre». Per il premier «la contrazione era nell’aria ed è collegata a fattori transitori esterni alla nostra economia. C’è una guerra di dazi che si sta componendo e deve comporsi».
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