Rubrica Tecnologia

Dopo Whatsapp, anche Youtube scende in campo contro i fake... videos

A comunicarlo la stessa società californiana, di proprietà di Google

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Prosegue la battaglia dei giganti del web contro le fake news. Dopo la decisione di Whatsapp di limitare il numero di volte in cui si può inoltrare un articolo ai propri contatti, ora a combattere le teorie del complotto è YouTube.

La maggiore piattaforma video esistente ha annunciato che a breve eliminerà dalla sezione dei suggerimenti i filmati che promuovono teorie stravaganti o cospirazioniste sulla Terra piatta o sugli attacchi dell'11 settembre. A comunicarlo la stessa società californiana, di proprietà di Google e da tempo impegnata nella lotta contro la diffusione di quei contenuti multimediali accusati di diffondere notizie false.

Come detto, i video cosiddetti "complottisti" non spariranno dall'archivio di YouTube, ma saranno marginalizzati. Per farlo, la piattaforma video dovrà modificare il suo sistema di suggerimenti video, in modo che i filmati incriminati passino inosservati. L'operazione sarà realizzata prima negli Stati Uniti e poi in altri Paesi.

Come riporta Repubblica, nella nota di YouTube si legge che "per noi è una priorità limitare la diffusione di contenuti che sono ai limiti dei suoi termini di utilizzo, ma senza infrangerli, soprattutto in considerazione del pubblico giovane che si avvicina. Quindi - prosegue la nota del sito di video sharing, il secondo più cliccato al mondo dopo Google - inizieremo a ridurre il numero di suggerimenti sui contenuti che potrebbero disinformare gli utenti in modo dannoso", spiega il team di YouTube, citando come esempi quei video che pubblicizzano "cure miracolose per malattie gravi, che affermano che la Terra è piatta o che raccontano cose palesemente false su eventi storici come i fatti dell'11 settembre".

Secondo YouTube, la missione anti fake videos promette di influenzare meno dell'1 per cento dei contenuti del sito, migliorando al tempo stesso la qualità del servizio. Senza contare che i filmati continueranno a essere disponibili sul sito e accessibili sui motori di ricerca. Il tutto per trovare un equilibrio tra "libertà di espressione" e "responsabilità verso gli utenti". Non è la prima volta che il gigante californiano del web tenta di arginare il fenomeno delle fake news. Nel 2018, aveva annunciato che nella descrizione dei filmati cospirazionisti avrebbe inserito dei link a Wikipedia, considerata da molti la bibbia dell'informazione e della cultura online.

Notizia e Foto tratta da Il Giornale
© Riproduzione riservata
01/02/2019 16:32:48


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